Higuain: stagione flop?

Quando ti chiami Gonzalo Higuain e vieni pagato 94 milioni, da te ci si attende tantissimi gol e un grande contributo alla manovra, specialmente dopo aver realizzato un record storico.
La prima stagione del Pipita è assolutamente positiva, con 24 gol in campionato e 8 nelle coppe. Segnasse sempre così, a fine contratto avrebbe superato Trezeguet nella storica corsa al bomber straniero più profilico della compagine bianconera.
Eppure in questo periodo, con critiche iniziate lo scorso anno, specialmente per le partite in Champions, il numero 9 non riesce ad imbucarla. Periodo storto? Colpa del peso? Molti direbbero di si. In realtà se si spulcia la storia dell’argentino si noterà come è un classico momento di appannamento per il campione ex-Napoli e Real Madrid.
Proprio a Madrid, partendo dalla stagione 2009-2010, si può notare come il primo gol avvenga a metà ottobre, alla quinta partita di campionato. Non dovrebbe dire nulla, tuttavia spulciando sempre negli annuari calcistici, la stagione successiva si apre con un gol alla quarta giornata, il 21 di settembre. Quella fu una stagione complicata che portò l’argentino a stare fuori per quasi tutta la seconda parte di stagione per via di un infortunio alla schiena.
Il vero miglioramento però lo si ha nella Liga 2011-2012, l’ultima del Pipita. Infatti quell’anno andò a segno già nella seconda giornata, ma rimase a secco fino alla fine del mese dove poi iniziò a realizzare reti con buona regolarità, tranne che per il periodo invernale dove la porta non seppe neanche cosa fosse. Per finire in bellezza, l’ultimo anno al Real Madrid andò a segno nelle prime tre – badate bene ad agosto – salvo poi perdersi fino al 20 di ottobre.
Tuttavia il Pipita viene scaricato dal Real e finisce sulle sponde campane, zona Napoli.
Il primo anno, complice anche l’arrivo di Rafa Benitez, il numero 9 andò a segno alla seconda giornata e nelle due successive. Sembrava che a Napoli tutto filasse bene, però il destino è beffardo, infatti l’erede di Cavani, si fermò, salvo riprendersi al 27 di ottobre. Regalò gioie in Champions – in un girone maledetto – però in campionato la solfa rimase sempre la stessa. Come se non bastasse tornò di nuovo a secco fino ad uno sbloccarsi in quel di dicembre.
La storia non cambia, anzi, la stagione suvvessiva bisogna aspettare il 27 di ottobre per vedere segnare il Pipita, con una tripletta, poi segnerà nelle successive 4 partite per poi affievolirsi e offrire qualche gol divisi in doppiette a fasi alterne.
L’ultima stagione napoletana, culminata con il record di gol in Serie A inizia alla seconda giornata, alternandosi in partite col bottino e partite asciutte, fino ad un incredibile regolarità, fermata dalle tre giornate di squalifica.
Infine la Juventus. Divenuto l’acquisto più costoso della storia bianconera, ci mette poco a farsi amare dai suoi nuovi tifosi e farsi odiare dai vecchi. Alla prima giornata infatti, entrato da pochi minuti, Higuain segna il gol decisivo contro la Fiorentina. Poi tornò a segnare alla terza alternandosi in brevi periodi, fino all’inverno dove si carica letteralmente la squadra sulle spalle e in ogni partita timbra il cartellino.
Questa stagione non è diversa o probabilmente statistiche alla mano non lo sembra. In gol alla prima e successivamente alla terza, è all’asciutto da tre partite. C’è da dire che lo scorso anno arrivò decisamente appesantito e sul finire di mercato, perciò ci mise qualche settimana ad entrare in forma. Volendo salvare l’attaccante c’è da considerare l’arrivo al 3 di giugno senza saltare una partita o quasi, il che ha portato a differenza di Dybala, ad avere una forma fisica velletaria. Ciò che però stupisce è il mancato appoggio ai giocatori. Sbaglia i passaggi e i tempi d’inserimento, così come lo spirito di sacrifico che lo scorso anno non c’era.
A voler essere pignoli sembra che il problema sia di testa, ma forse, studiando, si può facilmente capire che alcune tipologie di giiocatori si sbloccano più tardi, anche se si chiamano Higuain. Sicuramente la partita con l’Olympiakos e la successiva con l’Atalanta saranno un banco di prova per capire se si tratta di una stagione da coppa o una regolare stagione. Se è vero che i sudamericani ad una certa età si affievoloscono, questo è il momento per concludere degnamente una carriera chiaccherata, dove poteva dare di più in qualche frangente.
Con l’apporto di Dybala e degli esterni, Gonzalo tornerà al gol, serve solo ritrovare, come in passato, il momento giusto e la mentalità giusta, altrimenti non solo per lui ma anche per la Juventus, si sarà trattato del peggior affare della storia non solo bianconera, ma anche calcistica.
di  Andrea Capogna


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