GENOA, presentato Mandorlini: “Carico e felice di essere qui”


Andrea Mandorlini è stato presentato alla stampa come nuovo allenatore del Genoa: “Sono felice di essere al Genoa”. L’ex tecnico del Verona è stato chiamato al posto di Ivan Juric, esonerato dopo il 5-0 di Pescara: “Sono carico di emozioni positive. Farò di tutto per dimostrarmi all’altezza di un club prestigioso come il Genoa. Sono un professionista e ho sempre dato tutto per i colori che allenavo: farò così anche in questa esperienza”. Poi il neo-mister rossoblù ha parlato della squadra: “Ho parlato con Preziosi e mi ha chiesto di uscire in fretta da questa situazione. È difficile capire il motivo della crisi attuale, dobbiamo ritrovare grinta e aggressività”. 
Sul modulo, c’è chi dice sia un patito del 4-3-3, ma il tecnico in realtà si è dichiarato flessibile: “Non sono un integralista, mi adeguerò anche alla squadra. Ma in questo momento è più importante l’aspetto mentale. Ai tifosi dico che darò tutto e che sono orgoglioso di essere qui”. Il dualismo Pinilla-Simeone è uno dei problemi di Mandorlini, che Juric non ha risolto: “Il fatto che questa squadra abbia dei valori è fuori dubbio, adesso tiriamoli fuori nuovamente. La squadra sta bene fisicamente, il Genoa ha uno staff di prim’ordine. Pinilla e Simeone sono fondamentali per noi, indipendentemente se giocheranno assieme o meno. I ragazzi sono tutti disponibili”.
Nelle prima seduta, Mandorlini aveva provato il 4-3-3. In chiave fantacalcio occhio a Laxalt che potrebbe giocare terzino ma anche nel tridente, sicuramente sarà titolare. Per il centrocampo, probabile arretramento di Rigoni come mezzala con uno tra Cataldi e Veloso in regia e Hiljemark a completare il terzetto. Dietro probabile coppia centrale BurdissoIzzo con Edenilson a destra e Laxalt appunto a sinistra. Qualora l’uruguaiano finisse davanti, Edenilson potrebbe slittare a sinistra con Izzo a destra e uno tra Munoz (che può giocare anche terzino) e Gentiletti in mezzo con Burdisso. Finora sono tutte opzioni e nulla di realmente concreto. Staremo a vedere.

a cura di Alberto Bazzerla

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