L’augurio e la speranza di mister Sarri dopo la partita con il Real era che la sconfitta del Bernabeu – con le conseguenti parole del presidente – non destabilizzasse una squadra in grado di giocare il miglior calcio ed con il miglior attacco di tutta la serie A.
La partita di Verona, vinta nonostante il calo finale per 3 a 1 contro i clivensi, ha mascherato e posticipato lo scoppio di una crisi, che neanche il miglior Sarri è stato in grado di evitare.
Nell’anticipo di ieri sera al San Paolo si è visto probabilmente il peggior Napoli della stagione, stanco, senza idee e battuto 2 a 0 da una formidabile Atalanta.
Il match con i bergamaschi ha di fatto dato il via ad un periodo fondamentale della stagione degli azzurri, chiamati a dover affrontare in rapida successione Juventus in coppa Italia, Roma in campionato e nel ritorno di Champions il Real Madrid. Cominciare con una sconfitta questo tour de force non è sicuramente incoraggiante.
Il Napoli di ieri sera ha dovuto fare i conti con il pressing totale e continuato della squadra di Gasperini, sapientemente schierata in campo dal tecnico piemontese ed in grado di mettere in difficoltà gli azzurri sin dalle prime battute del match. Le trame offensive del team di Sarri sono sembrate sterili e poco ciniche; poco c’entra la sfortuna ed i due legni presi tra primo e secondo tempo, il Napoli di ieri ha dimostrato di soffrire troppo ogni squadra in grado di sopraffare gli azzurri fisicamente.
Così come all’andata, dove la Dea trionfò per 1 a 0 grazie al goal di Petagna, il copione della partita è stato lo stesso: possesso palla azzurro prolungato ed intenzionato a trovare dei varchi nella difesa nerazzurra mentre i bergamaschi erano pronti a sfruttare sapientemente ogni contropiede.
Autentico mattatore ed eroe di ieri è stato Mattia Caldara, difensore centrale classe ’94 acquistato a Gennaio dalla Juve, autore di una doppietta del tutto inaspettata. Il gioiellino della cantera bergamasca ha saputo sfruttare un calcio d’angolo ed una ripartenza per siglare il quarto ed il quinto goal stagionale, un autentico record personale per lui alla prima vera e propria stagione in serie A. Ogni goal subito è arrivato come sempre a causa di un cattivo ed errato posizionamento della linea difensiva azzurra, che nel match di ieri ha visto Albiol e Maksimovic occuparne le posizioni centrali, mentre Hysaj e Ghoulam presidiavano le fasce. La pessima prestazione di tutto il reparto difensivo ha certamente influito sul risultato finale ma non è certamente l’unica causa della debacle azzurra, dal momento che il miglior attacco della Serie A con 57 goal all’attivo è stato facilmente tenuto a bada dalla difesa nerazzurra. Nonostante l’uomo in più (Kessiè è stato espulso per doppia ammonizione nel secondo tempo) e nonostante l’offensivo e spregiudicato 4-2-2-2 visto sul finale di partita, la squadra di Sarri non è stata in grado di superare Berisha. Ogni sortita offensiva ed azione azzurra si è spesso risolta in un nulla di fatto, nonostante l’ingresso a partita in corso di Milik e Pavoletti.
Meriti dell‘Atalanta e demeriti del Napoli hanno permesso agli azzurri di inaugurare il periodo fondamentale della stagione del Napoli con una sconfitta. Il bilancio complessivo tra un mese ci dirà molto del futuro del Napoli e del suo allenatore Maurizio Sarri.
a cura di Matteo Cascella,
articolista e referente giornaliero del Napoli per Voti-fanta.com