Focus Napoli : Un primato che non stupisce!! A cura di Flavio Caputo

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La “macchina Napoli” è tornata a correre forte! La messa a punto dell’ ingegnere Sarri è terminata e la conferma si è avuta ieri sera allo stadio “Olimpico”. Sontuoso l’ 1-4 con cui gli azzurri hanno annichilito la Lazio, anche se il punteggio per i capitolini è stato forse un pò troppo severo.

Lazio in vantaggio

I partenopei, nel primo “vero” esame del campionato, sono stati promossi a pieni voti; la squadra di Sarri ha di nuovo lo smalto dei giorni migliori, e l’intesa tra i giocatori azzurri è ritrovata.
Ieri, tuttavia, nel primo tempo, nonostante il Napoli avesse il predominio territoriale, i laziali sono riusciti a imbrigliare – per bene – le vie di accesso in area agli azzurri, non solo, si sono resi pericolosi anche in fase offensiva e da un’ azione bellissima di Immobile è scaturito il vantaggio di De Vrji. Ma il Napoli era in controllo e non si è scomposto, anzi, dopo il gol del vantaggio laziale ha alzato i ritmi e le occasioni da rete sono arrivate subito: prima Hamsik, che ha colpito il palo esterno e poi Callejon, che ha impegnato severamente il portiere, hanno spaventato la squadra di Inzaghi. Il primo tempo si è chiuso con la Lazio avanti nel punteggio e non si puo’ dire certamente che abbia “rubato”; anche se la soddisfazione per il vantaggio si contrapponeva alla rabbia per la perdita di due giocatori importanti per lo scacchiere difensivo: Inzaghi, infatti,  perdeva per infortunio prima Bastos e poi De Vrji.


Sinfonia azzurra
Il Napoli, che non ha mai dato l’idea di essere fuori dalla partita, ne ha approfittato ed ha alzato ancor di più i ritmi nella seconda frazione di gioco; la Lazio invece, dal canto suo, perdeva quasi tutte le sue certezze e si dimostrava piuttosto fragile, tenendo conto però di tutte le attenuanti del caso. I capitolini scomparivano dal campo e lasciavano completamente la scena agli uomini di Sarri che hanno dilagato sia dal punto di vista del gioco, sia sul piano del risultato (tre gol in cinque minuti): Koulibaly, Callejon e Mertens – rigorosamente in ordine cronologico – hanno sterminato la Lazio in 300 secondi circa; spettacolare l’ 1-3  di Mertens che, con un pallonetto da fuori area e da posizione molto “scomoda”, riusciva a beffare il portiere capitolino con una gemma che rimarrà negli annali della nostra serie A. Il secondo tempo è stata una sinfonia azzurra, il gioco del Napoli si è fatto arte, poesia: fraseggi nello stretto, tocchi di prima e triangolazioni a velocità supersonica a cui, impotente, la squadra romana assisteva in attesa del fischio finale, che è arrivato, non prima, dell’ 1-4 di Jorginho su calcio di rigore.

Napoli maturo
Il 6-0 con il Benevento, di tre giorni fa, si è dimostrato – quindi – uno splendido antipasto di quella che sarebbe stata la meravigliosa “abbuffata” contro la Lazio, in un test che sicuramente era maggiormente attendibile rispetto a quello con i sanniti; il primo match “duro” della compagine partenopea e’ stato superato in pieno, la squadra ha mostrato di essere viva e forte come lo scorso anno. Adesso i partenopei hanno anche quel pizzico di maturità in più che permette di gestire con meno tensioni quei momenti di difficoltà che si presentano nell’ arco della partita, ma intanto ha ritrovato anche quella continuità di palleggio che per svariati motivi si è solo intravista nelle prime uscite stagionali. La Juve, però, è forte e non molla un colpo, ma il Napoli di quest’ anno non vuole farsi sorprendere e vuole rimanere incollato ai vice campioni d’ Europa.
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