Che strano il mondo del calcio, fa le qualifiche durante il pit stop. Ma le sorprese finiscono lì!

A campionato fermo gli addetti ai lavori delineano la griglia di partenza (ed arrivo) del torneo in corso.
Juventus uber alles o, per restare in tema, il pol position!
Niente da fare, qualunque addetto ai lavori si interpelli i favoriti son sempre
i defending champion bianconeri.
E pensare che, complice la sosta, un’intervista, un titolo
ed un trafiletto non lo si nega a nessuno in questi giorni. Hanno parlato
tutti, persino Capello e Zoff ma per quanti strumenti e voci si aggiungano all’orchestra la musica e le parole non cambiano: nessun guizzo, nessuna sorpresa: the winner will be … la Juventus.
Per carità, è difficile non essere d’accordo con la
maggioranza delle illustri opinioni raccolte dai media. La Vecchia Signora domina e vince
da anni, ha instaurato una specie di dittatura nel campionato e schierarsi
contro il dittatore senza sapere se tentenna per un raffreddore o per una malattia
grave è rischioso. 
Se ti va bene ci rimetti la reputazione, se va male ci lasci
la pelle.
Quindi, arroccati dentro le mura sicure del criterio prudenziale, gli esperti sentenziano quasi all’unisono che Napoli, Roma, Inter e Milan  saranno comparse di un film il cui
protagonista è già stabilito. Unica cosa su cui vige incertezza e libertà di
pensiero è il momento in cui questo dominus si appaleserà. Fin dalle prime
inquadrature? A metà film? O in un truculento e sorprendente finale in cui con la sua furia irrefrenabile non farà prigionieri?
Mentre vi interrogate segnalo che la palma del più
coraggioso la vince Vialli. No non va davvero  a giocare in Mongolia. La vince semplicemente dichiarando che per lui questo attore ha smesso, è ai titoli di coda. Quando Vialli accende la
tv, adesso gli appaiono  gli asini che
volano… nel senso che vede il Napoli Campione d’Italia dopo un volo libero col
sole in faccia e il vento in poppa. E lo dice senza alcuna paura durante i suoi
interventi nel “Club” su Sky. Massimo Mauro lo guarda sornione, Bergomi non si
esprime perché proprio non trova un modo elegante per dire che  non condivide, Caressa si finge d’accordo il
tempo che basta per cambiare inquadratura su Sarri che nel frattempo aveva già  iniziato il più intuibile degli scongiuri.
Giusto o sbagliato il pronostico? Boh, ma le parole di Vialli arrivano come una granita d’estate. Desiderate, confortanti, se non vi offendete direi benedette.
Le voci fuori dal coro sono quelle che spiccano di più; per
qualche istante catalizzano l’attenzione di tutti, come se all’improvviso
durante la messa iniziasse a cantare la Callas. Solo dopo se ne valuta la
qualità stilistica e contenutistica. Ebbene, Vialli dice una cosa che ad oggi
sembra ovvia ed intellettualmente onesta più che coraggiosa.
 Il Napoli vince e
convince, le altre no.
La Juve vince (meno) ma non convince se non in casa; l’Inter
vince (come la Juve) ma convince  solo
chi proprio ha una voglia matta di essere convinto; la Roma vince e gioca bene
ma ha l’handicap della sconfitta interna con l’Inter e quella della sua storia
fatta di rendimento da montagne russe  a
macchiarle la reputazione; il Milan non vince, non convince e viene messo
nell’elenco solo per non lasciare indietro quella paccata (cit Fornero)  di
milioni.
Questa mi sembra una fotografia abbastanza veritiera ed esaustiva di quanto mostrato finora dal nostro campionato. 
Ma
vale come una foto della mia adolescenza, 
capelli lunghi e senza pancia. Fa sognare per attimi,(forse minuti) ma non dice nulla del domani.
Lo scudetto è un discorso di prospettiva, conta come sarai in primavera non come
sei oggi. 
Che Margini di crescita ha il Napoli? Nessuno altrimenti è pronto per
il campionato della Galassia. Juve, Roma e Inter ne hanno rispettivamente tanti, tantissimi e infiniti.  Ad un Milan che
lotta per lo scudetto, invece,  non penso
che crederei  nemmeno se lo vedessi.
 Di sicuro la giornata
che verrà aiuterà a mettere a fuoco molto meglio la prospettiva.
La Juventus incontra una Lazio sorprendente, tonica e con le
idee chiare ma caratterialmente forte solo con le deboli ( e con la Roma nei
derby). 
Se per una volta lo Juventus Stadium non farà ai biancazzurri l’effetto
del sole ad Icaro potremmo assistere finalmente ad una partita vera in casa
della Juventus.
All’olimpico ci sarà Roma-Napoli. Verticalizzazioni contro
possesso palla, un giovane inesperto contro un signore più in là con gli anni
ma ugualmente inesperto di vittorie.
Partita apertissima che analizzeremo nei prossimi giorni.
Per adesso dico ai tifosi del Napoli che nel 2015 Vialli
assegnò lo scudetto alla Roma. Fate vobis

Angelo Spada


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