Gattuso: “Mi vergogno, poca voglia di fare male agli avversari”

Gennaro Gattuso commenta la sconfitta casalinga del Milan contro il Benevento, Il mister rossonero si mostra arrabbiato e deluso dalla prestazione e dall’ impegno messo dalla sua squadra. Vergogna, questo è che l’ ex centrocampista rossonero prova dopo aver perso contro l’ ultima in classifica a San Siro. Per i sanniti è la prima vittoria in trasferta, fuori dalle mura amiche aveva ottenuto solo un pareggio in 15 partite disputate. Leggi l’ intervista completa post Milan Benevento 0-1 a Rino Gattuso
LA PARTITA
“La squadra sta vivendo un momento di involuzione, quando si gioca senz’anima si fanno queste figuracce. Il primo responsabile sono io, dobbiamo cambiare registro: non si può giocare senza voglia, senza furore agonistico. Chiedo scusa ai tifosi. L’involuzione sta proprio qui: siamo una squadra che crea, ma che dà l’impressione di avere poca voglia di fare veramente male agli avversari, diamo la sensazione di fare il solletico agli avversari”.
MOLLI
“Durante la settimana i ragazzi si impegnano, ma da qualche tempo a questa parte, la domenica, nonostante la mole di gioco creata sembrano vuoti. Siamo in grandissima difficoltà, subiamo gli avversari senza che loro facciano qualcosa di straordinario, siamo carenti di testa, molli”.
MOTIVAZIONI
“Mollato dopo aver abbandonato il sogno Champions? Noi ci stiamo giocando ancora qualcosa di importante e comunque il problema non sono gli obiettivi: indossiamo una maglia importante e non possiamo permetterci di comportarci così. Quasi tutta la squadra gioca senza tranquillità: non siamo sereni. Forse anche la giovane età di molti dei componenti di questo gruppo sta facendo la sua parte nell aumentare il loro stato di ansia”. 
CONDIZIONE FISICA
“Nell’ultimo periodo abbiamo speso tanto, può essere che ci sia di mezzo anche un calo fisico, ma mi aspettavo comunque di più: diamo la sensazione di non essere una squadra ed è questo che mi preoccupa di più. C’è grande amarezza da parte mia, dobbiamo migliorare da subito in serietà e applicazione, deve tornare il senso di appartenenza.”


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