5 cazzate sul Napoli, Sarri e De Laurentiis

In questi giorni, dopo la conquista, non matematica ma fattiva, dello scudetto da parte della Juventus, i media e i tifosi hanno iniziato a puntare il dito in cerca di colpe e colpevoli per la mancata vittoria del Napoli.
Tante cose si sono dette e continuano a dirsi, ognuno ha la sua verità. In questo articolo ve lo spiego io come stanno le cose, smentendo le grandi cazzate che continuo a leggere o sentire tra tv radio e rete.
1) Il Napoli ha perso lo scudetto perchè Sarri non ha utilizzato tutta la rosa, facendo giocare sempre gli stessi.

Sarri non non è uno stupido, di fallimenti professionali ne ha vissuti in carriera più di uno. Con una rosa nettamente più debole del competitor principale, la Juve, e non superiore a quelle di Inter, Roma e Lazio, è arrivato a un passo dal successo e ha staccato le compagini che erano al suo livello di tanti punti.
Sarri ha ottenuto il massimo dal materiale umano che ha avuto ha disposizione. Se avesse attuato un turn over più pesante, come ad esempio ha fatto Di Francesco, non avrebbe mai potuto rimanere in corsa per il titolo fino a fine stagione; si appresta per il terzo anno consecutivo a battere il record di punti in campionato del club partenopeo. La classifica da ragione al tecnico Tosco/Napoletano.
2 De Laurentiis è invidioso della popolarità di Sarri e vuole mandarlo via

De Laurentiis ha sicuramente una personalità egocentrica e non eccede per modestia. Ma ragiona da imprenditore e nella sua carriera, sia cinematografica che sportiva, ha dimostrato di puntare sulla continuità nei rapporti con suoi collaboratori più stretti, sopratutto quando ha ottenuto risultati. 
De Laurentiis vuole che Sarri resti, le dichiarazioni di questi giorni sono sintomo del nervosismo e della paura di perderlo. Il mister ha rimandato a fine campionato la questione rinnovo, il presidente azzurro a Gennaio ha parlato con Sarri, proponendo il nuovo contratto con un cospicuo adeguamento dell’ ingaggio. Il fatto che De Laurentiis ancora non abbia la certezza che Sarri rimanga lo ha stizzito: vista la popolarità del tecnico nella piazza, con le sue dichiarazioni ha voluto anche in qualche modo far sentire che se dovesse andare via, non ha colpe.
3 Sarri vuole andare via perché vuole nuovi stimoli
Sarri ha più uno stimolo a rimanere a Napoli, come ha detto in questi giorni, è la squadra del suo cuore e quello che gli da il pubblico non troverebbe da nessuna parte. La sua incertezza riguarda la prospettiva futura della squadra. Il sogno del mister natio di Bagnoli è regalare lo scudetto alla città, per farlo sa che serve che non partano la maggior parte titolari della rosa attuale e che vengano acquistati 4/5 giocatori all’ altezza di chi gioca attualmente. Ounas, Rog, Diawara, Maksimovic non hanno giocato perché scarsi, non perché antipatici al mister. 
Per fare meglio di questa stagione e non rovinare la positiva immagine e rapporto che ha costruito con la piazza, pretende garanzie sul mercato. Un discorso forse egoistico, ma legittimo. La sua è una forzatura, ma nel suo intestardirsi, vuole anche il bene dei tifosi, che non aspettano altro che vincere.
4 Molti giocatori partiranno questa estate

Nessun giocatore fino ad oggi ha espresso la volontà di lasciare Napoli. Si è parlato delle lacrime di Jorginho dopo Napoli Torino come segnale di addio perché vorrebbe andare in Inghilterra. Niente di più falso, il brasiliano piangeva per il sogno sfumato, Jorginho ama Napoli e non ha intenzione di andare via, chiederà un adeguamento, vista le richieste di mercato.
E’ vero che molti giocatori hanno clausole rescissorie di uscita, ma questo non vuol dire che partiranno. 
Mertens potrebbe andare via, ha 31 anni, già a gennaio 2017 aveva annusato la possibilità di guadagnare tanto in Cina. Ma “Ciro” è legatissimo alla squadra e alla città. La sua partenza, anche se dolorosa emotivamente e tecnicamente, non sarebbe un dramma, anzi. L’ età non è dalla sua parte, sembra che il meglio lo abbia già dato. Cambiare potrebbe essere un vantaggio, la clausola di 28 milioni seppur non troppo alta permetterebbe di investire su un calciatore più giovane e con grandi motivazioni.
Koulibaly è il giocatore che ha più interesse sul mercato, De Laurentiis non lo vuol cedere. Il Napoli non può permettersi di pagare 6 milioni o oltre di ingaggio per un difensore centrale. Se gli agenti del Senegalese spingeranno per un lido che gli permetterà di guadagnare più del doppio di quello che prende in azzurro, la società sarà costretta a venderlo, ma per una cifra non inferiore ai 60 milioni di euro.
Reina è l’ unico sicuro partente, se nello spogliatoio mancherà, tecnicamente si può trovare di meglio, basta non puntare su un altro Rafael.
5 Il Napoli non è da scudetto

Con i se e con i ma non si fa la storia. Ma il confine tra la vittoria e la sconfitta, in questo caso è labile. Dopo Juventus Napoli gli azzurri erano a meno uno dalla vetta, per la maggior parte del campionato è stata la squadra di Sarri a comandare la classifica. E se la Juventus fosse arrivata più avanti in Champions League? Se Inter Juve e Fiorentina Napoli si fossero giocate in contemporanea? Se Pjanic fosse stato ammonito ed espulso? Se Koulibaly non avesse sbagliato a Firenze o l’ arbitro avesse concesso rigore e ammonizione invece che espulsione e fallo dal limite? Se Ghoulam non si fosse rifatto male e proprio appena si era chiusa la sessione invernale di mercato? Se a Gennaio fosse arrivato un attaccante esterno?
Se se se.. ma gli episodi, come dice Allegri, cambiano una stagione. Il Napoli quest’ anno era da scudetto, ma evidentemente quando la “sorte” doveva girare dalla parte giusta, no è successo…
Sarri andrà via o rimarrà, questo lo sapremo a fine mese. L’ unica cosa che conta è la maglia, chi la suda sarà sempre degno di rispetto (come chi “suda” la tuta), l’idolatria la lasciamo ai bambini, che hanno bisogno di eroi.
Certo è che Maurizio ha lasciato il segno, pur non avendo portato a casa neanche un trofeo.
Se si deve chiudere questo rapporto, sarebbe bello con l’ immagine di Hamsik che passa una coppa al mister.
De Laurentiis rimarrà sicuramente, è auspicabile che l’ esperienza gli faccia capire che questa società ha bisogno di più figure. Manca un dirigente che faccia da raccordo tra squadra e giocatori, un ex giocatore in grado di mediare e capire l’ anima dello spogliatoio, oltre l’allenatore. Forse manca anche un direttore sportivo efficace, in tre anni Giuntoli non è stato in grado di piazzare un solo colpo determinante. Avrà tanti pregi, ma ad oggi non sono visibili, ne udibili, visto che si sente mai parlare.

FORZA NAPOLI SEMPRE

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