GUIDA AL FANTAMONDIALE: il Giappone

PERCORSO PER ARRIVARE
AI MONDIALI

Il
Giappone ha vinto entrambi i gironi di qualificazione. Nel primo ha
totalizzato
22
punti

(7 vittorie e 1 pareggio) con Siria, Singapore, Afghanistan e
Cambogia con 27 gol fatti e 0 subiti. Nel secondo comprendente Arabia
Saudita, Australia, Emirati Arabi Uniti, Iraq e Thailandia ha
totalizzato
20
punti

frutto di 6 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte con 17 gol fatti e 7
subiti. Dopo il girone di qualificazione ha disputato 6 amichevoli
con una vittoria (Nuova Zelanda), 2 pareggi (Haiti e Mali) e 3
sconfitte (Brasile, Belgio e Ucraina).

OBIETTIVI  E
POTENZIALITA’ AL MONDIALE

Non
ci poteva essere peggior momento per questo Giappone per affrontare
questa competizione. La vecchia generazione che ha dato tanto a
questa nazionale è sulla via del tramonto, la nuova ancora non
sembra adeguata a questi palcoscenici, in più a soli due mesi dal
fischio d’inizio la federazione ha pensato di sostituire il coach
Halilhodzic chiamando al suo posto
Nishino.
Il
franco-bosniaco aveva messo ai margini giocatori come Honda, Kagawa e
Okazaki, la scelta di esonerarlo a due mesi dal mondiale potrebbe
indicare un chiaro intento di tornare ad affidarsi ai propri veterani
e giocatori di maggior talento.
I
nipponici sono stati sorteggiati nel girone H insieme a
Polonia,
Colombia e Senegal
,
il passaggio del
girone
sarebbe già un ottimo risultato.

MODULO E STILE DI
GIOCO

Nishino si presenta a questi mondiali senza mai
aver giocato una partita, non sarà quindi facile prevedere con
certezza il suo stile di gioco, potrebbe tuttavia scegliere di
continuare la strada intrapresa dal suo predecessore schierando un
4-2-3-1 per esaltare i pochi
giocatori di talento di cui dispone. Il gioco di Halilhodzic
era un gioco diretto basato su una veloce transizione dalla fase
difensiva a quella offensiva e questo è stato un ulteriore punto che
ha portato al suo esonero. Secondo la federazione giapponese infatti
l’indole di questa squadra è sempre stata quella di puntare sul
gruppo, sul gioco di squadra e sulla costruzione della manovra
cercando sempre di fare la partita. In questa situazione sarà
sicuramente compito dei veterani trascinare il Giappone. In difesa
Yoshida e Nagatomo saranno i punti fermi (oltre 180
presenze in due). Capitan Hasebe davanti alla difesa e davanti
ci si affiderà alle giocate di Kagawa e Honda. Durante
la vecchia gestione Okazaki era stato messo ai margini in favore di
giocatori come Osako ed Asano ma con il cambio in panchina ecco che
potrebbero esserci novità.

ROSA

Elji
Kawashima

(Metz) – Uno dei veterani, partirà con i gradi di titolare.
Masaaki
Higashiguchi

(Gamba Osaka) – Terzo portiere.
Kosuke
Nakamura

(Kashiwa Reysol) – Secondo portiere.
Wataru
Endo

(Urawa Reds) –
Si
lotterà insiemea Shoji il ruolo di prima riserva in mezzo alla
difesa.
Tomoaki
Makino

(Urawa Reds) –
Dovrebbe
partire titolare a fianco di Yoshida. Una breve comparsata nel
campionato tedesco poi il rientro nella J-League. Qualche cartellino
di troppo ma anche qualche bonus pesante.
Yuto
Nagatomo
(Galatasaray)
– L’ormai ex interista è una delle colonne dei samurai blu.
Le
caratteristiche di Yuto sono ben note, in una competizione dove la
forma fisica è essenziale le sue capacità di corsa, resistenza e
voglia possono essere più che utili.
Hiroki
Sakai
(O.
Marsiglia) – Titolare della fascia destra.
Gran
fisico e buone capacità difensive, poco incisivo in fase di spinta.
Gotoku
Sakai
(Amburgo)
Partirà
come riserva dell’altro Sakai.
Gen
Shoji

(Kashima Antlers) –
Stesso
discorso di Endo.
Naomichi
Ueda

(Kashima Antlers) –
Maya
Yoshida

(Southampton) –
Titolare
certo, u
no
dei pochi ad avere una buona esperienza internazionale (oltre 200
presenze tra Premier League e Eredivisie), inoltre con la maglia
della nazionale riesce a trovare anche dei bonus pesanti visti i 10
gol in 80 presenze.
Genki
Haraguchi

(F. Dusseldorf) –
Ala
sinistra ma destro di piede che gioca rientrando spesso sul piede
forte. 5 reti nelle qualificazioni sono un discreto bottino, giocherà
all’ombra degli altri due trequartisti ma potrebbe essere una
piacevole sorpresa.
Makoto
Hasebe

(
E.
Francoforte
)

Il
capitano è una sicurezza dell’undici di partenza. Regista basso
che porterà pochi bonus (solo 2 reti in 108 presenze) ma che farà
della titolarità e del carisma i suoi punti di forza.
Keisuke
Honda

(Pachuca) –
Uno
dei pochi su cui puntare,
il
suo sinistro potrebbe portare bonus pesanti visto che sarà deputato
alla battuta dei calci da fermo e dei rigori. In nazionale non segna
da un anno e mezzo ma se i samurai blu vorranno fare una buona figura
a questo mondiale non potranno prescindere dalle prestazioni del
biondo ex Milan.
Takashi
Inui

(Eibar) – Ala sinistra neo acquisto del Betis Siviglia, 5 reti nell’ultima Liga con l’Eibar. Sarà utile per Nishino ma poco per i fantallenatori.
Shinji
Kagawa

(B. Dortmund) –
Insieme
a Honda il giocatore di maggior talento di questa squadra.
Condividerà con lui il compito di inventare qualcosa nella metà
campo offensiva.
Ryota
Oshima

(Kawasaki Frontale) – Centrocampista centrale con poca esperienza internazionale. Buon piede per i calci piazzati.
Gaku
Shibasaki

(Getafe) –  Centrocampista centrale di riserva.
Takashi
Usami

(F. Dusseldorf) – Seconda punta con un breve passato nel Bayern Monaco. Un’arma da giocare a partita in corso, difficilmente sarà di più.
Hotaru
Yamaguchi

(Cerezo Osaka) –
Giocatore
duttile che giochera a fianco di Hasebe. Rientrato in patria dopo una
poco felice esperienza all’Hannover, fantacalcisticamente poco
appetibile.
Yoshinori
Muto
(Magonza)
Buon
impatto in Bundesliga per il 25 enne del Magonza nonostante ciò non
è mai stato preso in grande considerazione durante le
qualificazioni.
Shinji
Okazaki

(Leicester City) –
Nonostante
un bottino da 50 reti in nazionale sembrava essere indietro nelle
gerarchie dell’ex coach Halilhodzic che cercava un giocatore più
propenso al gol rispetto all’Okazaki visto a Leicester che spesso
si sacrifica per i compagni. Chissà se il cambio di allenatore
rimescolerà le carte o vedrà sempre Osako come favorito per il
ruolo di punta.
Yuya
Osako

(
Colonia)
Con
Halilhodzic sarebbe partito titolare, adesso potrebbe tornare dietro
a Okazaki nelle scelte del coach anche se per il momento, aspettando le prime amichevoli premondiali che ci daranno un’indicazione più chiara, 
è sempre favorito.

FORMAZIONE TIPO

4-2-3-1
Kawashima – H. Sakai Yoshida Makino Nagatomo –
Hasebe Yamaguchi – Honda Kagawa Haraguchi – Osako
Ballottaggi:
Osako – Okazaki 55%
– 45%

GOLEADOR

Honda, 36 gol in 93
partite e 6 nelle qualficazioni.
Kagawa, 29 gol in 89
partite e 6 nelle qualificazioni.
Okazaki, 50 gol in 111
partite, 4 nelle qualificazioni.

RIGORISTI 

Honda

ASSIST MAN

Honda, 23 in 93 partite. Battitore di calci
piazzati
Kagawa 17 in 89 partite.

PORTATORI DI MALUS

Kawashima, se sarà un
mondiale difficile per il Giappone il primo a pagarne le conseguenze
sarà sicuramente il portiere.
Makino, 7 gialli in 30
partite in nazionale.

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