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VITTORIA
“Sono felice perché la squadra aveva bisogno di me e di un gol. Nelle altre partire abbiamo vinto anche senza le mie marcature, oggi invece avevo una responsabilità in più perché il risultato era ancora in parità ma per fortuna è andata bene e l’abbiamo portata a casa”.
MERITI
“Quando la squadra va bene e riesco a fare quello che mi chiede il mister, sono felice. Non completamente, però, perché l’attaccante guarda sempre il tabellino. Buttarla dentro è sempre stato il mio punto di forza, lavoro per quello. Se non segno sono felice lo stesso, i 37 punti conquistati finora non sono solo merito dei miei gol ma del lavoro di tutti”.
VOGLIA DI SEGNARE
“In occasione dell’ultima parata prima del gol, Festa ha visto il pallone all’ultimo, ha compiuto un intervento straordinario su un tiro potentissimo. Ha effettuato una bella parata anche nel primo tempo, in occasione del rigore non si è mosso e ha indotto Biglia all’errore. Con un altro portiere l’avremmo chiusa prima.Avevo voglia di fare gol, non soltanto perché non segnavo da tanto ma perché non volevamo perdere punti. Il mister voleva vincere e noi ce l’abbiamo messa tutta”.
MOMENTO NO
“Non sempre si riesce a mettere in campo quello che si prova. Un po’ mi ero scoraggiato ma avevo troppa voglia di fare gol e vincere la partita. In questo periodo mi hanno aiutato tutti: dal direttore sportivo Tare, al club manager Peruzi, fino ai magazzinieri e i fisioterapisti. Le occasioni ci sono e le devo fruttare. Nelle ultime partite avevo avuto un paio di opportunità a gara ma non sono stato né bravo né fortunato. Dovevo restare concentrato”.
RIGORI
“Biglia oggi ha sbagliato ma i rigori precedenti li ha tirati benissimo. Mi chiede sempre se voglio batterli io per salire nella classifica marcatori ma lui è un bravo ragazzo e non ci sono problemi. Il prossimo, se non se la sente, lo tirerò io. L’importante è che ce lo concedano”.
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