Focus Empoli: Levan non basta, azzurri beffati nel finale. di G.Bagnoli


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A Bergamo l’Empoli si è presentato come avevamo predetto, con molti cambi dovuti a infortuni e squalifiche e con un Levan in stato di grazia davanti, impostando la gara in modo da contenere gli assalti degli orobici per poi sfruttare gli episodi.
L’unica sorpresa è stata la febbre dell’ultimo minuto di Saponara, sostituito numericamente da Buchel, ma nello scacchiere tattico a volte da lui a volte da Croce.
L’Atalanta parte subito forte e prende in mano il pallino del gioco, dà l’idea di potersi rendere pericolosa in qualsiasi momento, ma è poco ‘cattiva’ quando arriva vicino all’area di rigore, qualche azione pericolosa la crea, ma non proporzionale alla mole di gioco costruita, così il primo tempo finisce in parità, con un Empoli molto soddisfacente dal punto di vista difensivo.
Nel secondo tempo il copione non cambia, e l’ingresso di Kessiè dà ancora più brio alla manovra dei padroni di casa, ma il gol arriva per gli azzurri invece, gran palla di Di Marco per Levan che trasforma in oro tutto quel che tocca e così il ‘Re Mida’ georgiano fa 0-1.
Il gol dell’Empoli però rende ancora più arrembante l’Atalanta, che ‘picchia e mena’ riesce a trovare il gol del pari al 74′, un errore di un inadeguato Veseli, entrato per Costa infortunato, spiana la strada a Gomez che serve Kessiè che a sua volta spara un missile all’angolino basso e pareggia la gara.
I bergamaschi continuano a provare a vincere la gara, ma non creano grossi pericoli, l’idea che rende l’Atalanta è che se avesse un centravanti più completo di Petagna sarebbe davvero devastante, ma a parte questo, l‘Empoli riesce bene a difendere l’area di rigore e si dimostra una squadra che ha trovato una certa compattezza, però al 94′ su un pallone vagante in area arriva D’Alessandro che la mette in fondo al sacco, beffando un Empoli che stava portando a casa un punto d’oro con una partita oculata.
C’è poco da rimproverare agli azzurri, hanno fatto una grande gara, erano riusciti a sviluppare il piano partita proposto dal mister in maniera egregia fino a 20 minuti dalla fine, poi il Dio del calcio ha premiato la squadra che ha cercato di giocare la partita e questo ci può stare, ma l’Empoli altro non poteva fare e lo stava facendo benissimo, la mentalità da squadra salvezza è sempre più sviluppata nei ragazzi di Martusciello, che devono solo continuare su questa strada e con un pò di fortuna in più e qualche infortunio in meno potranno percorrere nel migliore dei modi la strada verso la salvezza.

a cura di
G.Bagnoli


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