A meno di tre giorni dal delicatissimo impegno di Napoli il Torino continua la sua marcia di avvicinamento alla partita in quello che è il momento peggiore dall’inizio della stagione visti i due ko consecutivi rimediati con Samp e Juve. Chiariamo subito, non c’è crisi di gioco e nemmeno di risultati, due sconfitte consecutive il Toro non le aveva mai rimediate in questo campionato e sembrano solo incidenti di percorso. Siamo sicuri che Mihajlovic e il suo staff avranno analizzato a fondo le due partite per capirne gli errori e porre rimedio, a cominciare da Napoli. Noi abbiamo ravvisato un evidente calo di forma fisica sugli esterni d’attacco, e lungi da noi fare delle critiche alla preparazione o alla disposizione in campo ma è evidente che Iago Falque e Ljajic non siano in forma strepitosa. I due ex Roma sono quelli che dovrebbero imprimere il cambio di marcia alla manovra granata e prendere in mano il pallino del gioco per sfruttare le doti di fantasia che indiscutibilmente posseggono. Ora, però, appaiono entrambi leggermente appannati e il gioco ne risente condizionando il resto della squadra a moltiplicare gli sforzi. Cosa fare allora ? Insistere sul 4-3-3 o provare a cambiare modulo magari inserendo un centrocampista in più ? L’impressione è che Mihajlovic continui ad andare verso la riproposizione del suo marchio di fabbrica della stagione 2016/17 anche perché non sembrano esserci alternative di livello che garantiscano il medesimo apporto qualitativo. Boyé è talentuoso ma ancora acerbo tatticamente, Martinez non eccelle per costanza e Lopez appare ancora non al top della condizione fisica. A Napoli, se sarà confermata l’impressione di queste ore, si troveranno di fronte due squadre dai moduli di gioco speculari ma con una grande differenza: Callejon e Insigne stanno giocando su livelli stratosferici. Tutto il Napoli è tornato a giocare a mille all’ora e la partita del San Paolo si preannuncia un banco di prova severo. Le alternative per provare a schierare un modulo differente ci sarebbero, Gustafson potrebbe essere una carta interessante da giocarsi o anche Obi che ha lavorato oggi in parte con il gruppo. Staremo a vedere, certo è che non occorre fare drammi in questo momento, la squadra sta dimostrando in ogni caso grande abnegazione e fiducia nelle idee del proprio allenatore, lo spirito dei ragazzi è quello giusto. Fortunatamente manca poco all’apertura del calciomercato e le piccole imperfezioni venute alla luce in questi primi mesi di campionato potranno essere colmate da acquisti mirati. L’impressione è che in alcuni elementi questa squadra palesi la necessità di tirare il fiato e la pausa invernale sembra arrivare come manna dal cielo per ricaricare le batterie e cercare di recuperare le energie. Ora però testa al Napoli, evitare la terza sconfitta consecutiva sembra essere l’imperativo per Belotti e compagni.
A cura di Paolo Cassano
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