Focus Roma: Roma tra santi e mugugni. Di P. De Salve


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Roma al giro di boa, Roma corsara, Roma che convince ancora e porta tre punti a casa da Marassi. Roma Caput Mundi, terra di santi ma anche di lacrime.
Iniziamo con il primo santo: Spalletti. E’ evidente, il tecnico toscano ha risollevato il gioco e gli animi dell’ambiente dopo l’ultimo periodo grigio di Garcia, arrivati sin qui ha fatto collezionare alla squadra 41 punti in 19 partite. La statistica poi si può sviluppare su due binari. Il primo estremamente felice: sommando a questo girone d’andata il girone di ritorno dopo Garcia, Spalletti conta ben 87 punti dati da 27 vittorie, 5 sconfitte e 6 pareggi. Il secondo binario è più infelice poichè tiene conto delle sconfitte subìte in Europa, il ruolino parla così di 30 vittorie, 10 pareggi e 8 sconfitte, considerando anche il girone di Europa League conclusosi da breve. Ma la vera forza del toscano è stata quella di fare pace con lo spogliatoio, rasserenare gli animi, imprimere la voglia e la fame di vittorie, da qui discendono direttamente gli altri santi.
San Dzeko: 13 gol in questo girone, un anno fa come ora era fossilizzato a 3, fino ad ora nella sua carriera era riuscito a segnare 10 gol giunti a questo momento del campionato. Rinato.
San Fazio: non Fabio, l’abbiamo capito, da oggetto misterioso (il titolare doveva essere Vermaelen ad inizio stagione) è diventato il quarto giocatore più usato dal mister. ”Vincere deve essere la normalità”, ha detto dopo la partita contro il Genoa, a proposito, domenica ha anche stabilito un record per la corrente serie A, ben 22 palloni respinti di testa in 90 minuti. Provate a passare.
San Manolas. ”Fatemi una foto con lui, che sta per andare via”, questa l’infelice frase pronunciata da capitan Totti in panchina a Genova. Che il greco fosse un difensore di spessore si era capito già dal primo anno in giallorosso, ma è lui la vera sicurezza là dietro, colui che magari ha dato una rinnovata sicurezza a Fazio, fatto crescere Rudiger. Su di lui tengono però banco le vicende di mercato, la base è di 40 milioni di euro. Varie le trattative e l’offerte sbandierate dai tabloid inglesi per quanto riguarda un suo passaggio ai Red Devils di Jose Mourinho, ma la sensazione è che il difensore possa rimanere fino a giugno, a quel punto la quotazione potrebbe alzarsi ancora di più e così San Manolas magari diventerà martire, portando un tesoro nelle casse romaniste per arrivare ai vari obiettivi presenti e futuri.
San Totti. Come non chiudere con il capitano. Ieri, dopo i sorrisi di Genova, ad un tifoso che chiedeva se avesse provato a camminare sulle acque delle Maldive dov’era in vancanza , ha risposto:”C’ho provato, ma mi sa che devo allenarmi ancora un po’”. Onnipresente.
Mugugni: è il caso di El Shaarawy, scartato ancora da Spalletti come avvenne ad inizio dicembre durante l’infortunio di Salah, allora disse Spalletti che non era in condizione ottimale, ora che Salah è in coppa d’Africa, Iturbe partito, il faraone giace ancora in panchina, l’avventura sta per finire?

                                                                                      A cura di P.De Salve.


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