INTER, Icardi: “Con De Boer clima teso. Jovetic? Non è vero che scelgo io chi gioca”.

Intervistato dalla Gazzetta delo Sport, il capitano nerazzurro, è tornato a parlare dell’esperienza “difficile” con de Boer e della nuovo clima instauratosi in spogliatoio grazie a Pioli.
In chiusura anche una “battuta” all’agente di jovetic che lo aveva accusato di fare la formazione al posto del mister.

Icardi non è mai stato un ragazzo timido. Ha sempre detto tutto quello che pensava con chiarezza a volte rasentando anche un po’ d’immaturità. Sembra ieri che nella conferenza stampa pre-derby con Pioli cercasse di difendere l’operato di De Boer e l’impatto poco positivo avuto nel mondo nerazzurro.

Oggi, però, dalle pagine della Gazzetta traspare un Icardi diverso. Il capitano ha visto sensibili cambiamenti dall’addio di De Boer all’avvento di Pioli e incalzato non può fare a meno di mettere in luce quelli che furono i problemi che portarono una squadra, ricca di talento e con qualche campione, sull’orlo del baratro: “La situazione con De Boer era diventata insopportabile. I giocatori meno utilizzati erano davvero scontenti e non partecipavano con molta voglia nemmeno alle esultanze, ai momenti di gioia del gruppo. Adesso con Pioli l’aria è cambiata, anche chi gioca poco si sente coinvolto nel progetto e ha piacere di far parte di questo gruppo”.
E ancora su Pioli: “ha cambiato la mentalità dell’Inter, ha ridato fiducia a tutti, anche a coloro che giocavano poco con De Boer e che nonostante la svolta in panchina continuano a giocare meno. Adesso ci sentiamo davvero tutti sulla stessa barca e tutti sono disponibili per lottare per la causa dell’Inter”.
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Pioli sembra essere, dunque, riuscito a creare un gruppo compatto e coeso, una squadra dove il singolo è totalmente impegnato nel risultato finale, ma sembra che contrariamente a quanto Icardi disse pochi giorni dopo l’esonero del tecnico olandese sia un lontano ricordo e di “sassolini nella scarpa” da togliere ne ha anche lui.
Chiosa finale sulle parole dell’agente di Jovetic che lo aveva tacciato di scegliere lui la squadra di partita in partita: “Non si può pensare che un giocatore scelga chi far giocare, è una cosa che non esiste. Io non ho mai fatto la formazione. Altrimenti l’allenatore a cosa serve?”.
a cura di
Jonathan Manca

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