PESCARA, Oddo in conferenza: “Non siamo retrocessi, tutto è possibile. Dobbiamo crederci”



Domani il Pescara sarà ospite dell’Inter, nel secondo anticipo della 22ª giornata di Serie A, in programma alle 20.45 a San Siro. Per molti il risultato è già scritto, con il Pescara pronto ad essere la vittima sacrificale, ma Oddo ha il diritto e il dovere di provarci ugualmente: “Abbiamo il dovere e la dignità di crederci. Non siamo retrocessi, mancano 18 partite e nel calcio può succedere di tutto. Dobbiamo fare di tutto per uscire da questa situazione, non ci sentiamo spacciati e non tireremo i remi in barca perchè abbiamo tutte le carte in regola per rialzarci. È un momento difficile anche per le assenze. La società ha fiducia in me, se avesse voluto mandarmi via lo avrebbe già fatto. Ho firmato un contratto di 3 anni, se si dovesse andare giù ripartiremo assieme. Non retrocederebbe il Milan, il Napoli o la Juve, ma il Pescara, che è una piccola squadra. Ma si lotterà fino alla fine, non voglio morire. Qualche anno fa la Juventus perse lo scudetto con 9 punti di vantaggio, quindi può succedere di tutto. Perché mollare o pensare già al prossimo anno? Io ho il dovere di crederci. Tutti noi certamente abbiamo fatto errori ma anche la fortuna non è stata dalla nostra parte”. 
Il tecnico ha voluto soffermarsi sulla rosa, sottolineando l’importanza dei giocatori a disposizione: “Abbiamo dei giovani che tra 3 o 4 anni saranno di certo nei migliori club. Muntari in attesa del transfer, Cubas ha bisogno di un po’ di tempo per capire bene i movimenti della squadra e la lingua, ma ha grande talento, assomiglia a Torreira, forse più aggressivo. Zampano sta bene, Baheback è recuperato, Gilardino no”.
Sulla giornata no di Bizzarri contro il Sassuolo: “Se dovessi dare un turno di riposo a tutti quelli che hanno sbagliato non avrei più nessuno da schierare. Capita di sbagliare. Albano ne è consapevole. Ma nessun processo”.
Infine una battuta sull’addio di Cristante: “Punto sui giocatori che ci credono, evidentemente Cristante non ci credeva. Ha fatto la sua scelta, non lo giudico. Tutti sono utili e nessuno è indispensabile, io ho bisogno di gente positiva e che ci crede!”.

a cura di Alberto Bazzerla

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