Conferenza Spalletti: Vermaelen out.Totti infiammazione. Manolas devo decidere. Feghouli ci interessa”.


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INFORTUNATI
“Pagina sempre più scarsa del dottor Del Vescovo. Florenzi prosegue il recupero, Vermaelen ha questo risentimento al soleo ed è rischioso perché è rischioso e si lascerà fuori. Francesco ha questa infiammazione al tendine d’Achille destro. Per quanto riguarda la valutazione di partecipare a questa trasferta o no farà un lavoro a parte”
IL GENOA
“Il Genoa funziona così, quando si va a giocare una partita si prende e si guardano le paritte che ha giocato la squadra. In tutti i casi si guardano quelle ocntro le più forti per vedere reazioni e difficoltà. Juventus, Milan, Fiorentina: hanno fatto vedere di essere forti. Hanno dato seguito della mentalità del modo di stare in campo da gasperini a Jric. Sono bravi a modellarsi per l’avversario. Questo è un modo di giocare che stimola i tifosi genoani. Fanno quasi una sorta di marcatura a uomo, di battaglia dentro la partita, contrasto individuale. Lo stadio è particolare e quella è la maggiore insidia. Questo impatto fisico e dipartita sulla lotta e battaglia, questo viene messo in risalto ed è la maggiore insidia
GIOCARE A NATALE
“Non penso che sia una questione di calendario, è una questione di stadi di come sono gli stadi. L’insufficienza da un punto di vista di conforto e partecipaazione. Dobbiamo fare gli stadi in Italia, creare disponibilità per farli. Il calcio è importante, le fgamiglie vogliono lo stadio e vogliono partecipare. Abbiamo l’ccasione di essere gestiti da americani e la spettacolarità loro in Italia simao indietro. Ci insegnano qualcosa sotto questo aspetto, e ci danno qualcosa. Dobbiamo rispettare il sacrificio delle famiglie, gli dobbiamo fare trovare uno stadio dove di posssa partecipare e godere dello spettacolo. C’è chi dice che se la vedno a casa in tv ed è uguale, ma se un giapponese accende ua tv e c’è una partita inglese o italiana guarda quella inglese. La passione degli sportivi che vive lo stadio, la partecipazione di uno stadio inlgee, il messaggio che mandano Inghilterra o in Germania arriva fino al Gisppone. Anche per loro è importante avere gli stadi. Il calcio italiano sarà scelto ancora di più in funzione della partcipazione. Si ritona a sottolineare il rispetto per le persone che mettono da parte i soldini per riuscire a pagare i biglietti. Dobbiamo fare gli stadi, se fa lo stadio la Roma saranno contenti anche gli altri, anche quelli della Lazio. Prima lo stadio della Roma”.
MANOLAS
“Non sta bene da un punto di vista di preparazione, non ha il 100% delle possiblità però se non è un problema fisico dipende da me e viene a Genova. Sar una valutazione mia se il suo 50% mi sta bene e voglio usarlo lo stesso o un pezzo di partita. Per il momento non sembra ci siano peggioramenti. Valuterò se usarlo prima o dopo”.
GIOCATORI IN USCITA
“Si dice di tutto, sembra di essere a Portaportese. Un giorno abbiamo soldi, un giorno dobbiamo vndere un big. Per quanto mi riguarda facciamo chiarezza per il rispetto degli sportivi della Roma che vengono coinvolti sentimneltante in base a quello che esce. La passione viene stimolata se si danno messaggi sbagliati. Il mercato poteva anche non esserci, è una squadra che ho scelto, forte, con ambizioni. Se c’è qualcosa che dobbiamo andare a metterci mano come Salah che è dovuto partire e Itubre è andato a giocare è corretto e dobbiamo sopperire. Massara sta valutando quello che c’è sul mercato ma non siamo nelle condizioni di andare a dire rendo questo o quell’altro. Dobbiamo fare valutaizone per inserirci questa è la relatà. Abbiamo una squadra forte che per migliorarla in qualità e forza bisognerebbe andare a prendere giocatori dove investire somme che ora non possiamo. Stiamo attenti, i nomi che fate sono corretti e sono quelli lì. E’ giusto quello che è stato detto oggi, l’attenzione su Feghouli c’è, ma ci vorrà del tempo e stanno parlando. Per quanto riguarda gli altri erano delle ipotesi che si raffreddano o diventano possibili. Quella più possibile è quella lì ma è per rimpiazzare un giocatore. Possiamo essere bravi a farlo anche in questa maniera qui, la fortuna che una squadra fortissima da a giocare Iturbe e il Torino si è rinforzato perché il giocatore è forte. Una abilità e coincidenza ma la realtà è questa: i giocatori sanno che mi fido di loro, anche la società e devono giocare sulle proprie forze e sul proprio numero. In certi reparti non siamo tantissimi e questo è vero, e siamo stati bravi a sopperire. Ci sarà un periodo dove si giocherà ogni 2-3 giorni e quello ti richiamerà ad essere a posto d aun punto di vista numerico. Da un punto di vista di squadra è quasi impossibile perché siamo già forti”.
RINCON E PAVOLETTI
“Sono due giocatori forti e si sono rinforzati. Rincon ci piaceva anche a noi. Sono squadre forti come la Roma. Noi siamo forti, loro sono forti e hanno portato a casa un giocatore in più. Il valore si farà vedere nella frenesia delle partite in quelle partite lì. Gli 11 li hanno già forti, senza dover mettere qualcuno in più dentro. Nel giocare più partite è un qualcosa in più avere un titolare o il dubbio di scegliere”.
LINEA PALLOTTA
“Non ho mai chiesto niente. Non mi piaceva l’andazzo dentro la Roma. Non mi piaceva dove stava andando, quelli che erano i modi di fare dentro le paritte di giocatori forti. Essenso appassionato mi dispiaceva, è stata una questione di attenzione verso il mio passato nella Roma, verso il ricostruire il valore dei giocatori che vedevo in tv. Le soddisfazioni al publbico della Roma. Non era bello vedere la Roma in quel momento per cui sono tornato perché mi sembrava una suqadra forte e mi piaceva lavorarci e sono contento di esserci ritornato. Non ho da chiedere niente, la squadra ha consodlidato la sua forza, si sta rinforzando il modo di lavorare, il rispetto verso quelli che sono innamorati e l’impegno. Non voglio niente e non ho chiesto niente, di cedere nessuno, non voglio mi vengano fatte promesse. Trovo un messaggio chiaro quello che mi dice Gandini, che la società si aspetta di vincere perché c’è tutto per vincere. Per comntinuare a meritare questa società si deve vincere e dobiamo prenderne atto. La squadra deve sapere di essere forte per dare il massimo e ragigungere il massimo obiettivo. Se non vinco devo fare posto a un altro, qui c’è tutto per vincere: i giocatori sono forti, lo dicono anche loro e io sono d’accordo. Non dobbiamo scendere al di sotto del nostro massimo. Sono tornato perché avevo una squadra forte da allenare, la soceità dice che c’è tutto per vincere, i giocatori lo dicono. bisogna farlo vedere, punto e basta. Non c’è alternativa”.
MAI ALLA JUVE
“Porca Madosca. Se continuo ad allenare andrei in qualsiasi squadra”.
PUBBLICO
C’è un acquisto che vorrei fare, il nostro pubblico. Che togliessero le barriere e facessero tornare il nostro pubblico. Non si può sostituire il nostro pubblico. Le partite della Roma le venderebbero in tutte le tv con la Curva Sud, anzi dovrebbero pagargli il biglietto gratis”.
FORMAZIONE
“Ci sono uno o due dubbi: la squadra anche nell’ultima partita ha fatto vedere di aver raggiunto qualità importanti ed è ripartita bene dopo quella sconfitta. Abbiamo evidenziato di essere una squadra forte. Bisogna riuscire a costruirci sopra. Bisogna essere bravi a saper scegliere perché le partite importanti passano ma non ci rendiamo conto che determinano i commenti di un campionato oppure ce ne rendiamo conto e non riusciamo a essere tranquilli e a migliorare la performance nella scelta delle partite importanti. Lo sono tutte, quelle importantissime poco e diventa difficile metterci dentro tutto”.
RIZZOLI
“Prima di tutto a volte sembra che ci sia solo il messaggio da dargli n conferenza invece abbiamo uno strumento che è quello delle riunioni che facciamo con l’Aia dove loro cercano di spiegare quello che è successo nel precedente pezzo del campionato come accaduto in quella riunione dove ho trovato tutte le risposte a quello che cercavo. Sono a porto e abbiamo molti internazionali anche domani. C’è assoluta attenzione nei nostri confronti e sono contento ci siano questi arbItri”.
BRUNO PERES
“E’ un grande calciatore, ha questa qualità di tecnica e velocità oltre che di  tecnica e lo mettiamo più a suo agio da quinto dove può attaccare senza essere condizionato dalla fase difensiva. In quello non è forte come Ruediger ad esempio”.
TAVECCHIO
“Non ha tutti i torti. Bisogna avere una cultura, è diversi anni che non si vince niente e non ha sbagliato tantissimo. E’ difficle vedere se la nostra cultura o il nostro modo di lavorare è corretto o manca qualcosa. Non abbiamo vinto però noi stiamo lavorando bene e come dicevo prima abbiamo una società che investe nelle strutture, abbiamo una società attenta sul mercato e bisgona essere bravi a dare. E’ chiaro che si dice poi vincere e basta e non crescere si va subirto a fare le cose anche usa e getta senza creare una sostanza dove tu lavori anche nel futuro. Si parla sempre della Cina, cosa vuoi fare? Confrontsrti con loro con la spesa, prima il giocatore per ambire a un contratto del genere c’era da andare nella squadra forte e importante. Ora pul succedere che arrivi una squadra cinese, ti prende e ti porta via. Per sopperire a questo fatto, a un confornto finanziario c’è da fare crescere i giovani, lavorare sulla prospettiva. Così vanno avanti loro, ora stavo leggendo che mettono regole e sono sempre importanti in qualsiasi settore. In certe situazioni è più facile crescere oppure no. In questo caso qui è un po più difficle. Siamo tutti d’accordo, noi bisogna vincere. Punto”.


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