Giungono conferme importanti, decisive, per Iturbe al Torino: un affare praticamente concluso con l’arrivo dell’attaccante paraguaiano già da stasera in città per poi sostenere le visite mediche domani al superamento delle quali potrà diventare ufficialmente un nuovo giocatore del Torino.
Un affare di primo piano per quello che riguarda il mercato di gennaio, negli ultimi anni avaro di arrivi eclatanti. Cairo e Petrachi hanno bruciato la concorrenza a tempo di record se, come tutto lascia presagire, già dopodomani al più tardi potrà essere ufficializzato l’ormai ex attaccante della Roma.
Sulle cifre Sky Sport parla di prestito con diritto di ricatto fissato intorno ai 12 milioni di euro, l’ennesima operazione in concerto con la Roma dopo gli arrivi di Iago Falque e Ljajic, entrambi con la medesima formula. I tifosi del Torino possono essere soddisfatti, l’arrivo di Iturbe non fa che confermare la voglia del Presidente Cairo di continuare a rafforzare un organico già ottimo con l’espressa volontà di puntare all’Europa. Ancora una volta si punta su un giocatore in cerca di riscatto, arrivato in pompa magna a Roma ma senza mai lasciare il segno nella capitale. In due stagioni in giallorosso Iturbe ha collezionato 39 presenze e sole 3 reti, una però importantissima in un derby.
Nel mezzo una parentesi al Bournemouth, anch’essa non esaltante per usare un eufemismo.
Ora però un nuovo capitolo, l’approdo in maglia granata che potrà concedere una chance importantissima al talento cristallino del classe ’93, esploso nelle fila del Verona facendo presupporre che potesse essere un vero crack nel calcio nostrano. Iturbe può giocare indifferentemente su entrambe le fasce d’attacco, perfetto tatticamente e teoricamente nel 4-3-3 di Sinisa Mihajlovic.
L’arrivo di Iurbe però con tutta probabilità potrà fungere anche da stimolo per Iago Falque e lo stesso Ljajic che ora avranno un concorrente temibilissimo all’interno della squadra che partirà, immaginiamo, sullo stesso livello degli altri nelle scelte dell’allenatore. Chissà che Mihajlovic non abbia anche trovato il grimaldello giusto per tirar fuori la personalità e la voglia di competizione positiva nei suoi uomini di qualità. Ma volendo fare la parte dei bastian contrari, l’acquisto di Iturbe era davvero la priorità per questo Torino ? I granata hanno realizzato ben 36 reti totali in campionato subendone 27, numeri che denotano che non è certo la capacità realizzativa che manca a questa squadra. Rendimento non equilibrato fra casa e trasferta con 20 punti su 28 totali conquistati allo Stadio Grande Torino, sintomo evidente che la squadra non riesce ad imporre la propria personalità anche lontano dalle mura amiche. Probabilmente il ruolo primario da incrementare con un elemento di qualità è il centrale difensivo da affiancare a Castan o Rossettini, un difensore che sappia anche impostare e far partire la manovra con tempestività. L’infortunio di Chiriches ha scombinato ogni piano anche in casa Toro, in quanto ha reso quasi incedibile Tonelli, vero primo obiettivo di Petrachi per il mercato di riparazione. Con Koulibaly in Coppa d’Africa chiaramente l’organico è ridotto all’osso e il Napoli si troverà a giocare alla ripresa con la coppia inedita Tonelli Maksimovic. Si è parlato anche di Vida, obiettivo inseguito anche in estate, ma non è facile strappare il forte centrale croato dalla società di appartenenza, la Dinamo di Kiev.
Intanto oggi primo allenamento a porte aperte alla Sisport davanti a 600 tifosi, sintomo che la gente è con la squadra. Nessun problema particolare per gli uomini di Mihajlovic a parte un attacco influenzale per Gustafson che lo rende a rischio di convocazione per la partita di domenica contro il Sassuolo.
A cura di Paolo Cassano
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