INTER, Pioli in conferenza: “È inevitabile che l’Inter tornerà a vincere”

Conferenza stampa pre-Empoli con la presenza di Manuel Agnelli, cantante degli Afterhours e tifoso interista. Stefano Pioli, allenatore dell’Inter, si è sottoposto alle domande e ha risposto così:

Come avete vissuto questa settimana, con le polemiche sullo sfondo?

“Abbiamo pensato solo al campo. Abbiamo chiuso immediatamente la partita di domenica scorsa, portandoci via la prestazione e questo ci deve dare forza. Dobbiamo ripartire velocemente. La strada è quella giusta. E’ inevitabile che l’Inter tornerà a vincere”.

Cosa vi ha lasciato la partita con la Juventus?

“La certezza che stiamo facendo un buon lavoro e che le piccole cose possono determinare un risultato. Ogni situazione di gioco va sviluppata al massimo, non possiamo permetterci di essere disattenti. Una squadra che ha girato a 33 punti e vuole arrivare al terzo posto sa che deve fare tantissimi punti”.

Come motivare la squadra in vista della sfida con l’Empoli?

“Il lavoro di questi giorni è stato molto buono. Sappiamo che veniamo da due sconfitte, ma vogliamo vincere già da subito, nonostante il rispetto per il nostro avversario, che gioca un ottimo calcio da tre anni”.

Ma è normale che Juventus-Inter non finisca mai?

“Non è la prima volta che accade questo. Si tratta di due società così importanti, gloriose. Quello che dovevo dire l’ho fatto a prima partita, dal giorno dopo la partita ho iniziato a pensare all’Empoli”.

Dopo aver riguardato i filmati, pensa davvero che Rizzoli abbia influenzato il risultato?

“Non ho riguardato i filmati. Vivo di sensazioni, le mie valutazioni le ho fatte a fine gara. Spirito, voglia di portare a casa un risultato importante fino alla fine con tutte le nostre forze. Dobbiamo essere lucidi nel capire che in certe situazioni dobbiamo accettare le decisioni degli altri”.

Domani mancherà Icardi. Cambierà modo di giocare?

“Non c’è dubbio sul fatto che sia un giocatore importante, ma questa è un’occasione per dimostrare che siamo squadra. Ho diverse soluzioni Palacio, Pinamonti, Eder, Gabi”.

Ci sarà spazio per Gabigol?

“Fa parte delle soluzioni che ho a disposizione, mancano ancora un paio di giorni, per cui vedremo”.

Come si torna in campo dopo le due sconfitte con Lazio e Juventus?

“Si torna in campo molto motivati. Vogliamo tornare a spingere, a vincere, e penseremo solo a questo. Su quello che è successo non possiamo fare più nulla, ora dobbiamo fare bene. Il dolore della sconfitta è sempre uguale, fa molto male e noi dobbiamo cercare di non provarlo più”.

Lei è ancora convinto che sia 80 punti la quota Champions? Per raggiungere l’obiettivo bisognerebbe inanellare un altro filotto?

“Quando ci siamo ritrovati a Marbella sapevamo quale doveva essere il nostro cammino per tornare in Champions. Prima dello stop ci siamo riusciti, adesso bisogna riprendere. Mancano 15 partite, dobbiamo vincerne tante, se vogliamo sperare di essere in una posizione in cui l’Inter merita di essere anche per la sua storia. Determinanti saranno gli scontri diretti. Per la quota terzo posto, davanti corrono moltissimo vanno messe dentro anche Lazio, Atalanta e Milan. Credo che davanti possano perdere punti solo negli scontri diretti, altrimenti sarà difficile, anche se avranno Champions e Coppa Italia. Dobbiamo fare tanti tanti punti, pensando una partita alla volta. Mi aspetto molto dalla mia squadra”.

Come sarà il modulo domenica? Si resterà con la difesa a 3 o si tornerà a 4?

“Anche in altre partite abbiamo mantenuto una difesa diversa rispetto alla linea a quattro. Mi piace trovare vantaggi nelle caratteristiche dei miei calciatori e nei punti deboli degli avversari. Cerchiamo di trovare gli spiragli giusti”.

Eder e Palacio. Sono loro i principali indiziati a sostituire Perisic e Icardi? Chi farà la prima punta?

“Si può giocare bene a calcio con un centravanti che abbiano determinate caratteristiche, ma bisogna metterli in condizioni di fare bene. Si sanno muovere entrambi molto bene, sia nella profondità che verso l’esterno, se saranno loro in campo dobbiamo permettere ad entrambi di fare bene”.

Come giudica le due sconfitte in campionato con Lei in panchina?

“Sono state molto diverse. A Napoli non eravamo quelli di adesso, anche se c’è comunque il rammarico per l’approccio. Ci stiamo avvicinando, tocca a noi colmare la piccola differenza, che comunque conta ancora tanto”.

a cura di Alberto Bazzerla


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