INTER, Pioli:”Loro sono forti ma la distanza non è molta”

Quando è fondamentale
la partita di domenica?
“Che
sia importantissima è sotto gli occhi di tutti, noi abbiamo fatto di tutto per
arrivare vicini agli avversari finora ma vogliamo provare a insistere e a
mettere sotto un avversario molto forte”.
Come
commenti l’esonero di Ranieri?
“La
cosa più importante è che rimarrà nella storia. E non c’è mai fine al
peggio”.
Come hai
preparato la partita nella testa dei giocatori?
“Come
tutte le altre, ci stiamo preparando per dare il massimo sapendo che se
giochiamo da squadra abbiamo le carte in tavola per vincere, anche contro un
avversario di livello. Vogliamo prepararci al massimo. Inutile nascondersi,
volevamo arrivare bene a questa partita”.
In cosa
l’Inter ha raggiunto la Roma?
“Si
affronteranno due squadre forti che stanno bene. I numeri delle prestazioni,
baricentro, possesso, conclusioni, sono molto vicini e la distanza dei valori
in campo non è molta. Entrambe proveranno a esaltare le proprie qualità,
vincerà chi saprà colpire l’avversario nei suoi punti deboli”.
L’Inter
all’andata ha perso giocando bene, cadendo nella trappola tattica di Spalletti.
Sarà una cosa da valutare per domani?
“Sì, è
sempre importante. Sappiamo che i pericoli possiamo correrli quando la palla è
agli avversari e quando l’abbiamo noi. Siamo preparati a questo, sappiamo di
dover coprire bene il  campo per
garantirci di bloccare le ripartenze della Roma”.
Quanto sei
stato vicino alla Roma?
“Sono
stato vicino prima che prendessero Luis Enrique. Ho incontrato Sabatini un paio
di volte, poi hanno scelto altro. Era una sorta di casting, per fortuna è
andato bene quello che conta”.
Con la Roma
da allenatore il bilancio è negativo.
“I
grandi numeri sono fatti per essere cambiati”.
Quale
sconfitta vorresti cancellare?
“Per
approccio non mi guardo mai alle spalle, i numeri mi interessano poco. Conta
essere concentrati sul nostro lavoro e dare il massimo per cambiare questi
numeri a nostro vantaggio”.
La Roma ha
il secondo attacco del campionato, l’Inter sta subendo pochi gol. Stavolta
affronterai Dzeko, fortissimo nel gioco aereo, senza Miranda.
“Il
valore di Miranda è chiaro, ma ho le alternative giuste per mettere in campo
una fase difensiva efficace. Chiaro che gli avversari hanno tante altre
soluzioni. Ma vale per entrambe le squadre, conterà la voglia”.

Tridente con
Icardi e Perisic. C’è spazio per Eder?
“Credo
che ne abbiamo utilizzare parecchie di soluzione offensive. Non credo che
dipenda da numero di attaccanti ma da tempo di gioco e dalla voglia della
squadra di fare la partita. Avolte sei più pericoloso con pochi attaccanti.
Vedremo che strategia useremo”.
L’Inter ha
perso con Napoli, Juve e Roma. Cosa è mancato?
“Posso
parlare solo della mi esperienza. A Napoli solo l’approccio, a Torino un
particolare. Saranno i dettagli a fare la differenza. Dobbiamo incidere su
quelle”.

Come sta
Brozovic?
“Si è
allenato, sta facendo di tutto per essere disponibile. Se completa le due
sedute potrebbe essere disponibile”.
La zona di
Salah potrà essere il nodo?
“Credo
che i duelli importanti saranno in tante zone del campo, dovremo essere più
forti nei duelli individuali”.
Quanto è
importante per la serenità che la Champions non sia un’ossessione?
“La
nostra ossessione è dare il massimo, quando dai il massimo puoi essere
soddisfatto. Siamo chiamati tutti i giorni a dare il massimo”.
Girano le
scatole per non essere qui dall’inizio?
“Non ci
penso, non c’è la controprova. Conta quello che stiamo facendo, ma conta
soprattutto quello che faremo da domani in poi”.
In un
campionato così livellato, quanto pesa un errore arbitrale?
“Alla
fine dell’anno si dice che gli errori si bilanciano. Non lo so, credo che
dobbiamo rimanere concentrati sulle nostre prestazioni. Quando diamo il massimo
ci siamo con la testa e con la qualità. Se mi fai il raffronto di 12 rigori
contro 2, la differenza è notevole e può pesare”.

Qual è stato
il suo miglior pregio da quando è qui?
“Ho
cercato di dare identità alla squadra, un modo di stare in campo. Soprattutto a
livello mentale. Su questo stiamo lavorando e possiamo migliorare”.
Pensa anche
lei che la coppia Kondogbia-Gagliardini sia quella meglio assortita?
“Hanno
buonissime caratteristiche per giocare insieme, Brozovic è un giocatore che
veritcalizza e si muove di più. possiamo far bene con tutte le coppie, mi
auguro che da qui a domenica possano stare bene tutti”.
Anche per
lei come per De Boer c’è pressione?
“Sono
qui da tre mesi e mezzo e spero di esserci fra tre anni. Non mi sembra di
essere invecchiato, sto bene”

                                                                                                                       di Gian Marco Vignaroli

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