Focus Roma: equilibri capitolini. Di P. De Salve.

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La Roma che si sta vedendo in questo finale di stagione ha varie sfaccettature.
Senz’altro bisogna analizzare anche il momento. Sappiamo, non solo per luogo comune, che arrivati a marzo la Roma ha qualche defiance, sicuramente, ma perché anche quest’anno?

Da una parte c’è la questione Spalletti. Va via, non va via? A sentire Pallotta no, anzi, se lo terrebbe stretto. Ma quel “Decide lui…” è tutto dire. Sa già qualcosa che l’ambiente non sa ovviamente, ma da parte sua la volontà per continuare insieme c’è. D’altro canto la volontà del mister toscano non è ancora ben definita, sta lacerando il rapporto con la stampa in modo molto grezzo, cerca però di trovare difetti e pregi della squadra dopo ogni prestazione, senza nascondersi e nel modo più diretto e trasparente possibile, sa quali sono i limiti e sa quali sono i margini di miglioramento, che sicuramente gli saranno garantiti da Pallotta stesso. Che vuoi fa’ Lucià?
La questione stadio. Fra i giocatori magari poco importava ma la questione stadio ha scosso non poco l’ambiente per tanto tempo. Pallotta minacciava di lasciare, la Raggi pressata, progetti sbagliati, rivisti, modificati. Ora che sembra però volgere tutto nel verso giusto, almeno su questo versante si potrebbe mettere una pietra sopra. Forse. Vediamo se verranno rispettate le tempistiche.
La squadra. L’organico c’è, ma le debolezze ancor di più. Parliamo di una squadra che fino a gennaio aveva la difesa meno battuta del campionato, tanto da concedere un solo gol in 5 giornate. Questa solidità è uno sbiadito ricordo, anche ieri contro il Sassuolo, a parte il gol di Defrel, la Roma ha sofferto e tanto, non solo in contropiede. Fatto confermato anche e soprattutto contro il Lione. Poi sempre a rincorrere, se non ci fosse stato quel golletto di Diakhaby a Roma nel ritorno settimana scorsa…
Salah è sempre Salah, strappa ancora applausi, inventa e fa divertire, Dzeko al secondo gol da subentrato. Ma tutto ciò non è più supportato da quella difesa che era stata tanto ammirata. Questione di carattere.
L’organico c’è, Spalletti (per ora) pure. Vediamo che si può fare per la prossima stagione. Ora, invece, c’è un derby da ribaltare. 
                                                  
A cura di P. De Salve.

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