FOCUS ATALANTA – Atalanta Juventus 2-2: per la Dea viaggio all’inferno e ritorno

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ATALANTA – JUVENTUS 2-2 – QUI le pagelle Fantacalcio
(45′ Conti, 50′ Spinazzola (A), 83′ Dani Alves, 89′ Freuler)

Alla Vecchia Signora servono otto punti in cinque gare per cucirsi definitivamente addosso il sesto scudetto consecutivo; per la Dea, invece, la corsa per un posto in Europa League
è ancora apertissima, ergo, se la situazione di classifica fosse stata
invertita, quel caos tra Pjanic e Lichtsteiner sul gol di Freuler sarebbe stato visto come un buon motivo per un suicidio (calcistico, s’intende) da parte di Allegri.
Non è così, però. Gasperini si gode un, tutto sommato, buon punto della sua Atalanta contro una Juve arrembante
per soli 45′. L’altra frazione di gioco ha visto i bianconeri in balìa
dei neroblu, i quali hanno ben recepito i comandi del tecnico:
sistemarsi inizialmente con il 4-1-4-1, chiusi in venti metri, per
cercare, una volta recuperato il pallone, il Papu Gomez, il cui
compito era di defilarsi e aspettare gli inserimenti dei vari Cristante,
Hateboer e Kurtic. Non solo, il pressing uomo vs uomo orchestrato da
Gasp ha dato i suoi frutti soprattutto nel duello tra Masiello e Dybala, stravinto dal primo, vero e proprio mastino sulle caviglie dell’argentino.
Dopo che la squadra ha seminato, tocca ancora a Conti raccogliere il prodotto: il settimo gol stagionale è solamente la ciliegina sulla torta su una prestazione in cui non ha mostrato la palla a Mandzukic.

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All’inizio
del secondo tempo, Allegri ordina a Dybala di girare al largo da
Masiello per evitare altri morsi e questa mossa si rivelerà decisiva per
le sorti degli attacchi juventini. Difatti è proprio la Joya a
salire in cattedra, complice anche un netto calo fisico degli uomini di
Gasperini, il quale prova a sopperire a questo disagio inserendo Kessie al posto di Kurtic senza, però, i risultati sperati.
Nella
seconda frazione si vede proprio una Juve padrona del gioco, come se
avesse acceso la luce di colpo. Le bastano solamente 5′ per agguantare
il pareggio con un fortunato autogol di Spinazzola e altri 8′ per un possibile raddoppio, quando l’arbitro Guida assegna e poi ritira la decisione di dare un rigore per un tocco con la mano di Toloi. La massima punizione, però, c’era perché il fuorigioco fischiato a Mandzukic è
inesistente siccome Bonucci non tocca il pallone. Il secondo gol è solo
rimandato perché ancora Spinazzola corona la sua serata no perdendo Dani Alves nel gol del 2-1.
L’Atalanta non riesce ad uscire dalla propria metacampo e probabilmente l’allenatore ci pensa troppo prima di inserire Petagna per
dare peso in attacco e far salire la squadra. Una volta entrato, però,
sebbene sia stata ricomposta la BBC davanti a Buffon, il giovane 29 dà
il via all’azione che porterà al pareggio di Freuler che sfrutta
un rimpallo decisivo tra Lichtsteiner e Pjanic e supera l’estremo
difensore juventino, come non aveva fatto nel primo tempo.

Ciò che era successo sabato scorso non era stato un caso: i cali di condizione
possono costare molto cari all’Atalanta, considerato il fatto che,
nella maggior parte dei casi, i giocatori che partono dall’inizio sono
gli stessi. Stasera l’Atalanta ha giocato col cuore per 90′ ma, nelle prossime partite, 45′ di sole gambe potrebbero non bastare.

di Sebastiano Moretto

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