MILAN, la conferenza della nuova proprietà. Li: “Torneremo grandi. Forza Milan!”

Tanta attesa per la conferenza della nuova proprietà cinese del Milan, presieduta da Yonghong Li. Non è presente la vecchia dirigenza, mentre sono presenti Fassone e Mirabelli che diventeranno dirigenti rossoneri in maniera ufficiale.
Ecco le prime parole di Yonghong Li da presidente del Milan, che interviene prima della conferenza leggendo un suo discorso introduttivo personale in cinese: “Per tutti gli amanti del Milan oggi è un giorno importante: la Rossoneri Lux completa oggi l’acquisto delle quote del Milan. Questo glorioso club inizia cosi un nuovo capitolo. Desidero ringraziare Berlusconi e Fininvest per la fiducia. Abbiamo una grande responsabilità, oltre alle aspettative dei tifosi, di riportare il Milan in alto. Per tutti i tifosi del Milan è un giorno importante, abbiamo una grande responsabilità alle spalle. Abbiamo il dovere di portare il Milan in alto. Il successo di questa transazione è stato reso possibile grazie all’amore dei tifosi del Milan, ma soprattutto ringrazio Berlusconi e Fininvest per la fiducia riposta in noi. Il Milan è un top club a livello mondiale, con 118 anni di gloriosa storia. Negli ultimi 30 anni il Milan ha ottenuto innumerevoli successi: 8 scudetti, 5 Coppe dei Campioni e 7 Supercoppe Italiane. Tutte le stelle che sono state in questo club e i suoi successi fanno sì che ogni tifoso si aspetti il ritorno del club ai vertici d’Europa.

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Per questo alle nostre spalle abbiamo una grande responsabilità, oltre che le aspettative dei Milan. Il consiglio è formato da professionisti del settore calcistico e finanziario. Siamo un team stabile e con alta efficienza. Vogliamo che ogni professionista si dedichi al suo ruolo. Abbiamo delegato a Fassone il compito di sviluppare il lavoro del Milan per il futuro, crediamo che lui sia il candidato migliore per essere il futuro CEO. Crediamo in lui, con la sua guida la gestione del Milan otterrà risultati migliori, per essere competitivo nel mondo. Il nostro obiettivo è far sì che tutti i tifosi del mondo possano amare sempre più il Milan. Forza Milan!”

Poi le parole di Fassone, nuovo amministratore delegato del Milan: “Giornata importante per me, storica per questo club meraviglioso. Ci tenevo a fare tre ringraziamenti: il primo a Mr Li e Mr Han che mi hanno dato questa opportunità, dandomi fiducia. Il secondo a Adriano Galliani e Barbara Berlusconi, che in questi 8 mesi mi hanno accompagnato invece di ostacolarmi. Il terzo va a voi e ai tifosi del Milan, che in questi 8 mesi non hanno mai avuto un canale di comunicazione con noi e mi rendo conto che le difficoltà sono state tante, con informazioni parziali. Da oggi la relazione sarà molto più aperta.

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Ieri c’è stato un passaggio di consegne ad Arcore. Berlusconi è riuscito a infondere il proprio amore per il Milan?
Certo che sì, il presidente è un grandissimo e strepitoso comunicatore. Ha trasmesso il suo amore e il suo dolore per il distacco. Ha percepito dalla nuova proprietà un affetto, un amore e non solo una questione di business. 
Da cosa nasce la sua fiducia sui nuovi investimenti e i nuovi sponsor?
Io rispondo da manager. Da oggi inizio a fare il mio mestiere, fino a ieri ho dato suggerimenti ai cinesi facendo da advisor. Ho un vantaggio perchè ho avuto modo di studiare in questo periodo, tutta la realtà economica e sportiva del Milan. 
Sul rinnovo di Donnarumma?
Vi posso dire che da parte nostra c’è tutta la considerazione che Donnarumma merita. Vogliamo risolvere presto questo punto, facendo di Gigio una colonna per il futuro. È una nostra priorità.
Avete un pò un’idea di che tipo di campioni prendere, in base al budget?
Abbiamo delle idee, abbiamo avuto tempo. Con Mirabelli e Han ci siamo confrontati. Scalpitavamo per avere la possibilità di operare, abbiamo le idee chiare. Dobbiamo confrontarci con Montella, per viaggiare nella stessa direzione e poi opereremo sul mercato. Il budget è importante, l’obiettivo è quello di ricostruire un Milan competitivo e ambizioso. 
Montella sarà l’allenatore dell’anno prossimo? 
Vincenzo ha tutta la nostra stima, il nostro supporto e il nostro apprezzamento. Ha avuto in estate il sostegno di Li e Han.
Avete pronto il piano Uefa? Qualcuno della famiglia Berlusconi rimarrà?
Si ad entrambe le domande. La Uefa ci ha dato una proroga per presentare il Voluntary Agreement, sarà un piano triennale e sarà discusso con la Uefa nel mese di maggio. Barbara Berlusconi continuerà a fare il presidente della Fondazione Milan.
C’è stato un momento in cui avete perso le speranze in questi mesi?
Una trattativa che ha avuto degli alti e bassi. Certamente ci sono stati dei momenti di difficoltà normativi, però la forza di volontà di portare a termine questa trattativa, con Fininvest che aveva la possibilità di interrompere le trattative, sono sempre stati disponibili. Quello che è importante è che Li e il suo gruppo hanno sempre avuto grande volontà di trasformare il Milan in qualcosa di grande.
Finito il closing, ci sono dei dubbi sul finanziamento. Può tranquillizzare tutti?
La parte di indebitamento della Holding…questa è un’operazione enorme, i numeri li sapete tutti. Una transazione da oltre un miliardo. La parte debitoria è meno rilevante di quanto successo ad altri. Il club ha un livello di indebitamento bassissimo, più basso di quello che c’era al giugno scorso e che si abbasserà ancora, mi rende tranquillo.
In quanto tempo il Milan tornerà grande in Europa?
Siamo il Milan e non abbiamo la possibilità di dire “piano piano”. Vogliamo tornare il prima possibile in Champions League, perchè è una platea a cui non possiamo rinunciare. La Uefa ha deciso che l’Italia avrà 4 posizioni in Champions, il prossimo anno dunque obiettivo quarto posto.
Ci sono alcune figure non definite. Ci sono novità? 
Porterò a Milanello le migliori figure possibili. La prossima settimana voglio incontrare tutti, senza pregiudizi. Voglio che il Milan abbia una grossa struttura manageriale e ho in mente delle figure che vengono dalle più disparate attività anche extracalcistiche. Sarà importante che ci sia qualcuno al nostro fianco che incarni la storia di questo club. Farò una lunga chiacchierata con Baresi e Galli.
Oltre Donnarumma, anche i rinnovi di Suso e De Sciglio sono importanti. Avete fissato incontri?
Oggi pomeriggio ci sarà l’assemblea, da domani inizia la parte operativa. Sono le nostre priorità ma non abbiamo fissato incontri ancora, lo faremo la prossima settimana.
Sognavi un inizio con il derby?
Tante volte pensavo di iniziare con una partita più facile, ma il destino ha scelto così. Ho smesso con Inter-Milan e ricomincio con Inter-Milan. Domani sarà bello, sperando che il risultato renda la giornata più divertente.
Il problema è la gestione di San Siro. Che idea ti sei fatto della possibilità di avere due stadi?
Ne abbiamo parlato da Agosto, perché ci teniamo tutti che il Milan possa giocare con uno stadio adatto. San Siro è straordinario, la decisione sarà presa con l’Inter, col sindaco e con il presidente della regione. Non siamo soli a poter decidere, ma lo stadio è una delle cose che vogliamo fare.
Torino non è distante. Per il Milan non è un problema insormontabile in questa città.
No non lo è, ma a Torino il club sono diversi tra loro. Le ambizioni erano diverse. Fu difficile ma meno di quanto non lo possa essere per noi. Qui a Milano i due club sono molto simili. Sarà importante dialogare con loro, bisogna mettere assieme le idee e quando abbiamo trovato una linea comune i tempi potranno essere più brevi rispetto al passato.
Cosa ti senti di promettere ai tifosi nei prossimi 100 giorni?
Due cose: la prima è che dobbiamo pensare a costruire la squadra della prossima stagione. Abbiamo tante idee e la negoziazione chiuse a due mesi dall’apertura del prossimo mercato ci ha costretto a cambiare qualche obiettivo. Ma io, Mirabelli e la proprietà vogliamo arrivare all’inizio di luglio con il 60-70% degli innesti già a disposizione del mister. La seconda invece non ne abbiamo ancora parlato. Dobbiamo sviluppare il business sul mercato cinese, per tornare grandi. L’idea della nuova proprietà è davvero innovativa. In estate ero scettico e incredulo, perché pensare che un club abbia uno sviluppo così in Cina mi sembrava irragionevole. Ma con una proprietà locale è possibile. Vogliamo creare una società in Cina, per iniziare le attività di marketing per favorire la crescita dei ricavi e del fatturato.
Dal punto di vista dell’incremento del fatturato, cosa ci si deve aspettare nel breve termine? I prestiti vanno restituiti in 18 mesi, se non dovessero andare bene le cose c’è un piano di riserva?
A livello di debito non ci sono difficoltà. I progetti sono innovativi e interessanti dal punto di vista economico. Per riportare il Milan a competere con i colossi europei dobbiamo duplicare i ricavi. Dobbiamo centrare la Champions, perchè esserci o non esserci cambia la vita. Per una squadra che si qualifica agli ottavi di finale, comportano dei ricavi che superano i 50mln, oltre al discorso dello stadio pieno. I club europei importanti non sono mai riusciti a sviluppare il mercato in Cina, mentre il Milan è importante lì. Il Milan oggi compete in notorietà e fama con i top club europei ancora oggi. Allora vogliamo mettere li dei manager cinesi per sviluppare la nostra società. Lo stadio infine, ci dice che tutti i club di primo livello che hanno cambiato lo stadio come Juventus, Bayern e Arsenal hanno raddoppiato il fatturato in un anno. 
Cosa ne pensa del Milan di oggi? Cosa ne pensa della partita di domani?
Mi sono fatto un idea dall’esterno. La squadra ha talento e prospettiva, penso sia la prima volta che il Milan sia la squadra più giovane della Serie A. Vedo da fuori che ci sono alcuni ragazzi che sono la nostra garanzia per il futuro. Dobbiamo inserire degli elementi di esperienza, per tornare rapidamente ai vertici. Per domani, non faccio pronostici: domani sarà una partita divertente e speriamo di vincere.
Quando segnerà il Milan, le sue esultanze saranno come quelle di Galliani?
Non lo so, ma quelle di Galliani sono inimitabili. La mia gioia trasparirà.
Lei è milanista vero dentro?
A me sembra di essere qui da tanto tempo. Sono un professionista, ma quando inizi questo lavoro non puoi non diventare tifoso, anche se non possiamo essere un vero tifoso come quelli che nascono milanisti. Ma ce le abbiamo dentro la passione e la volontà di fare bene.
Avete incontrato i tifosi? L’esperienza per Lei è fondamentale per il Milan?
I tifosi restano la nostra priorità, ma non li abbiamo ancora incontrati. La società e i tifosi sono le risorse più importanti. Ho iniziato nel 2000, sono al quinto club. È cambiato il calcio e le proprietà internazionali sono diverse da quelle italiane. Le diverse esperienze mi hanno arricchito.
Sul mercato del futuro, punterete sugli italiani o sugli stranieri? Galliani le ha dato qualche consiglio?
Gli italiani sono fondamentali. Ci sono 8 posti nella rosa, che devono essere italiani. Una sana componente di italiani è importante, non andremo a prendere solo stranieri. Galliani mi ha raccontato che nel settore giovanile ci sono elementi molto interessanti. 
Ci puoi anticipare qualcosa sul CdA? Avete sponsorizzazioni già pronte in Cina?
La composizione del CdA lo sapete già tutti. Ci sono altri 3 direttori italiani di grande profilo: Roberto Cappelli, Paolo Scaroni e Marco Patuano. Hanno accettato con entusiasmo e sono curiosi. Mi aiuteranno a non sgarrare. Le sponsorizzazioni non ci sono ancora ma probabilmente ci saranno. Il mercato cinese va approcciato diversamente. È un paese che vuole fare crescere il calcio, noi dobbiamo portare la competenza calcistica e aiutare i ragazzi a crescere e loro ci aiuteranno a livello economico. I ragazzi li non hanno campionati e non fanno partite. 
Quale sarà la posizione del Milan in Lega? Pensi che sia arrivato il momento di cambiare il modo di guidare la Lega? Riguardo i diritti televisivi. 
Su questo terreno si intrecciano due aspetti, quello politico e quello economico. Quando si scontrano i due aspetti non si riesce ad arrivare a una conclusione. La governance della Lega deve essere cambiata, perché abbiamo una struttura adatta a un periodo pre-Calciopoli. Dobbiamo trasformare la Lega in un’azienda. L’aspetto economico mi pare abbastanza evidente che le grandi squadre non vogliano impoverirsi, ma dall’altra parte non ci debba essere troppa differenza con le altre. Ci vorranno dei compromessi. 
Quale è il settore dove intervenire di più? Ci sono stati molti nomi, c’è davvero la volontà di prendere un grande attaccante?
Non c’è un settore più fragile di altri. Rafforzeremo la squadra, con Mirabelli e Montella. Sui profili si, alcuni nomi sono nomi che piacciono alla società. Ci piacerebbe avere uno-due campioni, ma ci deve essere la volontà di tutti. 
Il nuovo Milan appoggerà la candidatura di Galliani in Lega?
La leggo, la sento ma non ho ancora capito bene questa candidatura. Adriano ha il mio appoggio, ma dovremo capire che ruolo avrà il presidente di Lega, se ci sarà un a.d. o no. Ma appoggeremo Galliani.

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La difficile conferma di Deulofeu?
Questo ragazzo ha un talento enorme. Cercheremo di capire come muoverci.
C’è la possibilità di inserire nuovi soci cinesi?
Non ho idea di cosa voglia fare il presidente in futuro. Prenderà le decisioni per il bene della società.
Lo scetticismo è dovuto dalla poca conoscenza di Li. Che ne pensi?
È evidente che ci sia stato lo scetticismo. Ma lo abbiamo desiderato tanto, non serve parlarne tanto, ci vogliono i fatti.
C’è il progetto di quotarsi in borsa?In quale?
Non escludo questo scenario. Sul dove, ne parleremo con la proprietà. 
Mancini ha detto che uno degli errori dell’Inter è stato quello di allontanare Fassone. Lei vedrebbe Mancini allenatore del Milan?
Mancini è uno dei migliori allenatori che conosco e lo ringrazio. Ma Montella ha la nostra fiducia e auguro a Mancini di trovare una squadra all’altezza, ma nel nostro futuro c’è Vincenzo.

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Per il mercato estivo ci sarà un buon budget. Il Milan sarà già competitivo per lo Scudetto?

L’obiettivo è la Champions League. Però noi vogliamo fare una squadra forte e non sarà facile essere subito all’altezza delle migliori squadre del campionato. Ma metteremo a disposizione del mister una squadra forte.
Quest’anno l’obiettivo è l’Europa League. Quanto può essere importante disputarla?
L’importanza è tanta, perchè non disputare competizioni europee per tanti anni non è positivo. Alcuni dicono che giocare solo alla domenica ti consenta più riposo, ma abituarsi a giocare partite serali infrasettimanali è una cosa che noi vogliamo assolutamente.
L’eventuale quotazione in borsa è per ripagare il debito?
No, teniamo divisi gli aspetti. Sul debito cinese non vedo problemi, sul debito del Milan la dimensione è normale, non ho preoccupazioni.
Tutti gli immobili del Milan sono della nuova proprietà? Siete già stati a Milanello?
Gli immobili sono passati alla nuova proprietà. A Milanello andremo oggi.
Ha la sensazione che possa giovare ad entrambe le squadre, la competizione tra cinesi tra Milan e Inter?
Io credo di si, perchè quando c’è competizione i benefici sono importanti. I cambiamenti sono stati traumatici, con due proprietà nuove, ma la speranza è che sia un bene per il calcio e per tutti noi.

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a cura di Alberto Bazzerla

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