Verona Lazio 0-3 Le pagelle: disastro Suprayen. Immobile trasbordante

Al Bentegodi si sfidano Verona e Lazio nell’incontro valevole per la 6a giornata del campionato di serie A 2017-2018. Non un momento felice per entrambe le compagini, anche se i veronesi si presentano con un punto strappato alla Sampdoria nell’infrasettimanale. La Lazio a sua volta deve ripartire dall’ottima prestazione con il Napoli prima del calo e degli infortuni. Tante assenze pesanti, tra cui Bessa per la squadra di Pecchia e Basta dall’altra, senza considerare Bastos. Emergenza difesa che fa si che Inzaghi schieri dal primo minuto il giovane Luiz Felipe. Dirige l’incontro il signor Irrati.

FORMAZIONI

Verona (4-3-3): Nicolas; Romulo, Caracciolo, Heaurtaux, Souprayen; Zaccagni, Zuculini, Fossati; Valoti, Pazzini, Bearzotti
Lazio (3-5-1-1): Strakosha; Patric, Luiz Felipe, Radu; Marusic, Parolo, Leiva, Lulic, Lukaku; Luis Alberto; Immobile

PAGELLE VERONA

Nicolas voto 6,5: Nonostante i tre gol subiti mette in mostra qualche parata e controlla l’area. Non può fare assolutamente nulla sulle tre reti.
Romulo voto 5,5: Il migliore della difesa veronese. Spinge, crossa ma di più non può, complice la mancanza di collaborazione del centrocampo e soprattutto delle punte.
Caracciolo voto 5: Fino al terzo gol è il migliore della retroguardia, dirige, anticipa e lotta. Poi si perde e concede ampi spazi dalle parti di Marusic e Luis Alberto.
Heartaux voto 5: L’asse centro-sinistra insieme a Souprayen soffre per un tempo, regalando due gol ad Immobile. Sul terzo gol, come tutta la difesa, si lascia beffare da Marusic.
Souprayen voto 4,5: Ancora una volta insufficienza piena per il terzino che non solo non spinge, ma commette un fallo ingenuo su Marusic in occasione del rigore. C’è da chiedersi se non ci siano alternative migliori nel suo ruolo nella rosa. (Kean voto 5,5: La volontà di emergere c’è ma purtroppo per il diciassettenne scuola Juventus, si trova in una squadra non adatta a lui dal punto di vista in classifica e societario. In un altro contesto, come Sassuolo o Bologna, avrebbe potuto dire comodamente la sua. )
Zaccagni voto 5,5: Nel primo tempo è sicuramente uno dei più reattivi, prova a costrure sulla catena di destra con Romulo senza buoni risultati. ( Cerci voto 5,5 : Meriterebbe l’insufficienza piena ma diamogli il beneficio di averci provato con verticalizzazioni e cambi lato. Una carriera decisamente in salita dopo l’ottima annata a Torino. )
Zuculini voto 5,5 : Combatte per tutta la partita ma finisce con l’essere in balia della diga biancoceleste. Difficile fare di più.
Fossati voto 5: In assenza di Bessa e Buchel dovrebbe prendere le redini del centrocampo ma fallisce e si prende anche un giallo per un fallo a centrocampo. Un’ex promessa mai sbocciata.
Valoti voto 5: Come tutta la sezione offensiva gialloblu non si fa vedere molto. Ci prova su una punizione pericolosa ma per il resto della partita non incide. ( Lee  voto 6: L’unico a salvarsi dalla pessima giornata dei veneti. Ci prova, da più linfa alla manovra e dialoga meglio con Kean che con Pazzini)
Pazzini voto 5: Quando sei chiamato a portare punti salvezza dopo aver guidato la squadra alla promozione e rendi in campo decisamente meno di quanto ci si aspetti, le lamentele con l’allenatore stanno a zero. Non incide e quei pochi palloni recuperati da Kean e Lee nel finale li sciupa con passaggi troppo lunghi e duetti non stupefacenti.
Bearzotti voto 5,5: Come Zaccagni nel primo tempo, prova ad incidere ma senza risultato. Resta comunque in partita a differenza dei suoi compagni più esperti.

PAGELLE LAZIO

Strakosha voto 6: Una sola parata, quella sulla punizione di Valoti, che fa capire ancora una volta l’importanza dei suoi riflessi in una squadra collaudata come la Lazio. Per il resto non si deve neanche sporcare i guanti.
Patric voto 6: Ottima la fase difensiva, meglio ancora quella di contenimento. Con le poche apparizioni dalla sua parte, deve solo controllare e pressare quel poco che basta.
Luiz Felipe voto 6,5: Sarà pure il Verona ma il giovane mette in mostra buone qualità. Probabilmente paga il debutto contro una squadra tecnicamente e mentalmente inferiore, ma non c’è niente di meglio per iniziare a prendere confidenza con il campionato principale.
Radu voto 6: Come Patric, normale amministrazione con l’aggiunta però di qualche affondo offensivo per creare densità e sovrapposizioni.
Marusic voto 7,5: Non c’è Basta e forse qualcuno avrà pure storto il naso al suo acquisto ma ancora una volta lo scout di Lotito mette in mostra un buon occhio clinico per le sorprese. L’avversario non era dei più proibitivi ma già a Genova aveva messo in mostra ottime cose. Si toglie anche la soddisfazione del gol dopo aver spadronato per la fascia.
Parolo voto 6,5: Si becca un giallo decisamente inutile, e per il resto amministra la partita. Inutile dargli la mezza insufficienza in un incontro decisamente dominato a centrocampo.
Leiva voto 6: Da centrocampista rende sicuramente meglio che da difensore. Non sarà Biglia ma le sue chiusure e il suo lavoro sporco in fase di non possesso da più geometria e più capacità di ripartire ai due tenori lì davanti.( Di Gennaro : S.V.)
Lulic voto 6,5: Spinge sia da interno che da esterno dopo l’uscita di Lukaku. Sempre una garanzia per la squadra.
Lukaku voto 7: Da subentrato rende di più, probabilmente è così, tuttavia oggi fa impazzire come a Genova la difesa veronese. Vive un momento di forma strepitoso. (Murgia voto 6: Normale amministrazione dopo essere entrato a partita chiusa.)
Luis Alberto voto 7: Appena tornerà Anderson e con l’imminente debutto di Nani c’è da capire cosa farà lo spagnolo. Intanto Inzaghi se lo gode e gli affida la trequarti anche in assenza di Milinkovic-Savic. E pensare che a inizio stagione veniva considerato in maniera poco positiva. (Caceido voto 6: Spinge anche a partita chiusa senza tuttavia riuscire in un qualcosa di positivo. La volontà c’è, la tecnica un po’ meno)
Immobile voto 8: Ancora una volta il migliore, ancora una volta in gol e non solo. Come con la Lazio si toglie anche lo sfizio di regalare un assist per il primo gol italiano di Marusic. Dominatore della zona offensiva, in questo momento tra lui e il gallo Belotti non c’è assolutamente storia.

PRIMO TEMPO

Minuto 7, nei pressi di un calcio d’angolo laziale, Marusic che poteva infilare a botta sicura viene anticipato da un difensore del Verona. Al minuto 19 ci prova il Verona con un calcio d’angolo deviato dall’area laziale, nei pressi della trequarti c’è Bearzotti che prova il tiro di prima intenzione ma è debole e centrale.
minuto 23 , Marusic atterrato in velocità da Souprayen. Calcio di rigore assegnto ad Immobile che non sbaglia!
Al 40′ grande gol di Immobile che scambia con Marusic, supera un avversario e piazza con il destro sul palo più lontano con un diagonale
Prova a rientrare in partita il Verona due minuti più tardi con una punizione dal limite dell’aera di rigore, in posizione laterale. Fossati batte, devia Strakosha che manda sulla traversa.

SECONDO TEMPO

Subito pericolosa la Lazio con Luis Alberto servito da Immoile. Tiro a lato .Passano tre minuti ed è Marusic a provarci di testa su un cross lungo di Lulic che arriva ampiamente sul secondo palo. Niente da fare per il neo acquisto che manda alto. Insiste la Lazio con Lukaku che fa impazzire Romulo, entra in area e serve Luis Alberto che non tira di prima intenzione ma la passa a Immobile che a sua volta gira per Marusic, un dribbling dell’esterno che poi lascia partire il tiro che però viene murato dalla difesa gialloblu. Ancora Lazio a cercare il gol. Al minuto 54 Marusic serve Lulic che dalla lunetta si libera di un avversario e fa partire un rasoterra che viene neutralizzato facilmente da Nicolas.
Che ci fosse una sola squadra in campo si era capito e lo conferma il fatto che al 60esimo su un contropiede, Immobile serve in diagonale Marusic che senza problemi davanti a Nicolas può battere a rete comodamente. La musica non cambia, infatti due minuti dopo Luis Alberto dopo una trinagolazione con Immobile tira facilmente nell’area del Verona, la palla tocca l’esterno della rete.
Come nel primo tempo, il Verona si vede solo sui calci piazzati. Al minuto 78, Romulo batte in mezzo, palla respinta dalla difesa laziale, arriva il coreano Lee che tira al volo ma il tiro finisce altissimo.  Ancora un calcio piazzato, ancora Verona, con Bearzotti che al minuti 86 tira abbondantemente a lato dopo una ribattuta in area di rigore. Verona che nel finale prova a spingere senza però incontrare varchi per gli inserimenti degli attaccanti.

L’avversario non era uno dei più ostici, tuttavia l’incognita infortuni e quella trasferta sono state eccellentemente superate con facilità. La sensazione è che con il Napoli la squadra abbia patito la sfortuna. Rimane tra le principali pretendenti al quarto posto. Tutto da rifare per il  Verona. Già lo scorso anno Pecchia ha rischiato nonostante una formazione decisamente superiore alle altre, questa volta la dirigenza dovrebbe mettere fine e assegnare la panchina a qualcuno di più esperto, altrimenti la salvezza sarà solo utopia.

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