UDINESE-ATALANTA 2-1: la Dea non è bendata, De Paul e Barak rispondono a Kurtic

UDINESE-ATALANTA 2-1
(30′ KURTIC, 46′ DE PAUL (r), 62′ BARAK) 
Un pomeriggio difficile alla Dacia Arena per l’Atalanta, uscita sconfitta per 2-1 per mano
dell’Udinese.
Una partita iniziata col botto da entrambi le compagini nei primi 15’, poi
un’improvvisa flessione nella quale la Dea in verde trova il vantaggio con Kurtic.
Sul finire del primo tempo, però, De Paul regala una gioia lunga 11 metri dopo
aver realizzato il rigore procurato per fallo di mano di Spinazzola e, al 62’,
Barak si conferma per la seconda giornata consecutiva uomo-vittoria dei
friulani con un bel diagonale che non lascia scampo a Berisha.
Già nel riscaldamento si poteva presagire che non fosse
un’aria buona quella bergamasca: il Papu Gomez, nell’undici titolare, si ferma e suggerisce
a Gasperini di non farlo scendere in campo perché il dolore al piede potrebbe
solo aggravarsi. L’allenatore, allora, esegue e inserisce Ilicic al fianco di
Kurtic dietro Petagna.
Il primo sloveno si è calato bene nella parte dando problemi alla retroguardia
bianconera ma la luce si spegne solamente dopo un quarto d’ora e, con lui,
anche il centrocampo. Proprio la linea mediana, il punto forte dei neroblu, non
ingrana a causa della bravura degli uomini di Del Neri nel chiudere i possibili
sbocchi in cui inserirsi. L’unico che hanno trovato, infatti, ha portato al
gol.
Sebbene una serie di prestazioni positive, Gasp decide di far rifiatare Freuler
inserendo De Roon con accanto Cristante: sarà qui il problema. A parte che ci
può stare una steccatura del ’95 atalantino in uno spartito ricco di melodie,
ma l’allenatore piemontese avrà notato la netta differenza di prestazione
rispetto a quando interpreta il ruolo di trequartista
; De Roon, invece, non ha
mai convinto pienamente e anche nella partita di ieri è parso il più in
difficoltà di tutti.
Dopo il vantaggio friulano, Gasp ha tentato il tutto per
tutto inserendo Orsolini e Vido per Ilicic e Petagna vestendo l’Atalanta con un
3-4-3 in cui Cristante era più vicino agli attaccanti che a Freuler.
La giornata nera si conclude col rigore sbagliato dal numero 4 e, nell’azione
seguente, gol annullato (giustamente) a Caldara nel momento in cui la Dea ha
compiuto il massimo sforzo. Purtroppo per gli orobici, però, è durato solo 5’.
Il calo fisico era prevedibile (anche se perdere così fa più
male) ma ora l’attenzione dovrà tornare subito massima: giovedì la trasferta in
Grecia potrebbe valere il pass per i sedicesimi di Europa League.
di Sebastiano Moretto


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