ROMA: Che freddo che fa? Allora scongelati

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La Roma, che manca i quarti di Champions dalle calende greche, ha una preziosa occasione contro i non irresistibili ucraini dello Shakhtar. Ma deve ritrovare prestazioni e risultati inanellati durante il girone.

Si riparte dal congelatore di Kharkiv; e, sebbene credo che
a quelle temperature non sia calcio ma hockey, la ghiacciaia ucraina potrebbe rivelarsi
ottima  per abbattere gli ardori appalesatasi
dopo tre vittorie di fila in campionato.  
Un ciarliero Daniele De Rossi ci ha fatto venire il dubbio
che la Roma si senta a posto, rinata dopo i 9 punti e l’aggancio alla zona
Champions. Non è affatto così perchè, Under ed Allison a parte (come si fa a
fargli fare un anno di panchina??), di buono i capitolini hanno fatto vedere
davvero poco nelle ultime, pur vincenti apparizioni.
Gioco lento, verticalizzazioni poco provate e mai riuscite,
Dzeko svogliato ed isolato, Strootman smarrito, Florenzi che non azzecca un
cross nemmeno per sbaglio, El Shaarawy sempre più egoista, impreciso ed
inconcludente.
Si dice che “vincere sia l’unica cosa che conta” ma non è
così. La storia del calcio l’ha cambiata una squadra che non ha vinto nulla, l’Olanda
del calcio totale, poi l’ha sconvolta il Milan di Sacchi (che non sappiamo cosa
avrebbe vinto senza la nebbia di Belgrado).
Figurarsi cosa conta vincere tre gare di mediocre livello in
Italia, senza entusiasmare sul piano del gioco!!
Nulla o quasi, certo dà morale, migliora l’autostima ma alla
fine sei solo coi tuoi limiti e i tuoi dubbi, mancano sempre le risposte e le domande
stavolta dovrai farle ad un cliente molto scomodo come lo Shakhtar. Squadra di buon
livello tecnico, organizzata, capace di accelerare e abituata al clima infausto
in cui si giocherà.
Le sensazioni non sono positive, a meno che la Roma non
riparta dalle poche certezze che ha: Allison, i centrali e la fase difensiva consolidata.
Provare a fare la partita, cercare spettacolo o predominio tattico,  stasera potrebbe essere deleterio per gli
uomini di Di Francesco.
Il quale, non essendo per niente stupido, sente troppa
euforia nell’aria e tiene tutti sulla corda non dando la formazione a nessuno.
A mio parere giocherà con un 442 mascherato con Allison, uno
tra Florenzi e Peres, Manolas, Fazio e Kolarov, De Rossi Strootman Pellegrini
Naingollan, Under o El Shaarawy e Dzeko.
Quando fa molto freddo i popoli del nord, per scaldarsi, si
spogliano e si frizionano con la neve.
In bocca al lupo!


Angelo Spada

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