Di Francesco: “Non va bene cambiare troppo la formazione. Non penso alla Roma”

La conferenza stampa di Eusebio Di Francesco alla vigilia di Cagliari Udinese

PIÙ BRILLANTEZZA IN AVANTI
“A Parma l’obiettivo principale era non subire gol. Forse siamo stati meno brillanti di altre volte in attacco, sotto questo punto di vista domani dovremo migliorare. Per un giudizio sulla qualità della proposta offensiva, non fermiamoci all’ultima partita, ma valutiamo tutto il percorso effettuato da questa squadra. Altre volte avevamo creato di più ma anche concesso altrettanto”.

CONCENTRATI SULL’UDINESE
“Per la scelta della formazione dovrò fare delle valutazioni. Cambiare troppo non va bene, alcuni giocatori hanno meno minutaggio nelle gambe e ne dovrò tener conto. Pensare alla partita contro la Roma sarebbe un errore grave, mi concentro sull’Udinese e sceglierò i giocatori più adatti per questa tipologia di partita. Ho anche la fortuna di poter contare sui cinque cambi che mi saranno utili per dare forze fresche alla squadra a gara in corso”.

OCCHIO A DE PAUL
“L’Udinese è una squadra fisica, rodata, ha da anni lo stesso allenatore e fa affidamento su giocatori esperti, che conoscono bene il campionato. Rispetto alle stagioni precedenti è diventata meno attendista, cerca di essere più aggressiva. Il loro faro è De Paul, un giocatore che può fare la differenza segnando gol e mandando in porta i compagni. Si difendono bene, ma lo faremo anche noi e cercheremo di sfruttare la nostra qualità”.

EQUILIBRIO E IDENTITÀ
“Il mio concetto di equilibrio prevede che si attacchi, si pressi e si difenda tutti insieme. Se una palla vola sopra la nostra testa, tutti devono guardare indietro e correre, attaccanti compresi. Un’ottima fase difensiva porta anche ad una buona fase offensiva. La squadra come identità è cresciuta molto nelle ultime settimane: sto percependo buone sensazioni, i ragazzi lavorano insieme, la nostra filosofia non deve cambiare. Pur dando sempre un’occhiata alla classifica, devo basarmi soprattutto sulla prestazione. Credo che ciascuna squadra abbia i punti che merita, anche se a noi qualcosa effettivamente manca e vogliamo recuperare al più presto quanto abbiamo perso per strada”.

FATTORE CAMPO AZZERATO
“Questo è un campionato anomalo, il fattore campo non incide come prima. Non abbiamo il nostro pubblico a sostenerci, senza i nostri tifosi si fa più fatica. Venire a giocare a Cagliari era difficile per gli avversari, adesso sembra quasi una partita di allenamento. Diciamo che è quasi diventata una roulette”.

GIOIE DA REGALARE AI TIFOSI
“Ho visto il docufilm “A chent’annos” realizzato per il Centenario del Club e mi ha fatto molto piacere rivedere i campioni, la loro umiltà, il loro senso di appartenenza. Vorrei che il docufilm fosse mostrato ai ragazzi di oggi: il calcio si è evoluto dal punto di vista tecnico-tattico, ma ho conosciuto quello di una volta e non sarebbe male tornare a certi valori e a certi concetti umani, manca un po’ la normalità. E poi la bellezza di questa Terra, più lo dico e più avverto i brividi che essa trasmette. Le vittorie portano tifosi nuovi, fanno innamorare gli appassionati. Sono gioie uniche che vorremmo dare ai nostri fan e penso che continuando a lavorare in questo modo riusciremo nell’intento”.

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