L’anno a intermittenza della Sampdoria. A cura di Angelo Giordano


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Intermittente. Possiamo definire così il 2016 della Sampdoria. Un anno che ha visto i blucerchiati cambiare fisionomia più volte, a livello di prestazioni come di uomini. La prima pagina dell’anno è stata fra le più belle. Il derby vinto per 3 a 2 grazie ai gol di Soriano ed Eder e alle giocate di Cassano. Talenti che, prima o dopo e per un motivo o per l’altro, non hanno contribuito a scrivere l’intera pagina del 2016 doriano. Il primo a lasciare il Doria fu Eder, acquistato dall’Inter nello scorso mercato di gennaio dopo un sensazionale inizio a suon di gol e risultati con la Sampdoria. L’addio dell’attaccante segnò un duro colpo per la Samp, che dopo il derby non seppe più vincere nei mesi di gennaio e di febbraio, ritrovando i tre punti a marzo, e ritrovando quei punti utili per una stentata salvezza, raggiunta con soli due punti sulla terzultima e subendo tre sconfitte nelle ultime tre gare di campionato.

Montella saluta, e la conduzione tecnica passa a Giampaolo. Sulla falsariga dell’inizio dell’anno solare è iniziato pure il nuovo campionato. Partenza da sogno e poi frenata improvvisa con 4 sconfitte consecutive e 6 partite senza vittorie. Dopo di chè, 8 risultati utili nelle successive 9 partite e ancora altra repentina inversione di tendenza, con un solo punto nelle ultime tre gare del 2016. Obbiettivo della Samp per il 2017 è quello di avere una maggiore continuità, evitando cali di tensione che possano mettere a repentaglio le coronarie dei tifosi blucerchiati. Cercando magari di respingere le sirene che vorrebbero alcuni big (Silvestre, Torreira, Muriel) lontani dalla Lanterna, evitando gli ormai consueti stravolgimenti della rosa nel mercato di gennaio. Muriel è il pezzo pregiato della vetrina blucerchiata, e su di lui ricadono le maggiori responsabilità verso il 2017. Da anni si aspetta l’esplosione definitiva del colombiano, ed il 2016, a tratti, sembrava poter essere quello giusto. Ancora 24 ore e i calendari sulle nostre pareti saranno sostituiti. Sarà tempo di nuovi interrogativi, nuovi verdetti, nuove promesse. Per aspettare che siano mantenute basta aspettare altri 365 giorni. Buon anno!

A cura di Angelo Giordano


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