ATALANTA, la lettera d’amore di Gagliardini: “Qui ho imparato a sognare”

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Ormai è ufficiale da poche ore: Gagliardini è un nuovo giocatore dell’Inter. Il sogno che si avvera per tutti, ma Roberto non potrà mai dimenticare la città che gli ha dato la possibilità di sfondare nel calcio che conta. Per questo il giovane centrocampista classe ’94 ha voluto ringraziare l’intera città di Bergamo e per farlo ha scelto Facebook: ecco la sua lettera.

Voglio iniziare da qui. Da questa foto che ogni volta mi fa venire i brividi. Quasi mi commuove, poi scappa un sorriso. All’improvviso mi torna davanti agli occhi tutto il percorso che ho avuto il privilegio di vivere con voi. Bergamo, la mia città, i primi palloni da rincorrere, la mia famiglia fantastica che non mi ha fatto mai mancare nulla e che è stata, è e sarà per sempre la mia forza, la mia guida.


E la famiglia Percassi che non ha mai smesso (soprattutto nei momenti più brutti) di credere in me. Il mio primo e immenso grazie va a loro. E poi l’Atalanta, l’amore di una vita che non passa mai. Qui sono cresciuto, diventato grande, ho imparato a sognare. Qui mi hanno insegnato i valori, il rispetto, qualsiasi piccola cosa. Non dimentico nulla, neanche un dettaglio. I sorrisi coi compagni, i primi gol, le esultanze,le magliette,i momenti più belli come quelli più brutti. Non dimentico nessuno: chi ha creduto per davvero in me, chi ci ha puntato, chi mi ha lanciato. Ma soprattutto l’affetto di ogni singolo tifoso. Gasperini, mi ha cambiato carriera, vita, e prospettive.


E sarò riconoscente con lui a vita, superfluo aggiungere altro: per sempre grazie mister! Oggi realizzo uno dei miei sogni, il futuro mi aspetta, è adesso; nel mio cuore però c’è sempre quel posto speciale per voi. Ero un bambino, e di strada insieme ne abbiamo fatta tanta. È successo tutto all’improvviso, tutto in poco tempo. Troppo poco forse per diventare un vostro punto di riferimento, ma abbastanza sicuramente perché voi lo foste per me. Come in tante cose della vita, anche oggi non c’è una spiegazione, un perché, una giustificazione al mio addio. Ma sarei falso se dicessi di stare male: giocherò per uno dei club più grandi del mondo. Ho sempre amato parlare poco.


Ma una parola mai come adesso può valere più di tutto: grazie. Una casa è sempre casa, e lo è per sempre. E l’Atalanta è la mia casa, e lo sarà per sempre. Il nerazzurro era nel mio destino, ed un pizzico di voi scenderà sempre in campo con me. Grazie di cuore, e per tutto. Roberto

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