Fiorentina
corsara a Verona. I viola, dopo la prestigiosa vittoria contro la
Juve, infliggono un sonoro 3-0 alla compagine clivense (guarda QUI le pagelle e gli highlights). Punizione
eccessiva per la squadra di Maran che negli ultimi tempi non riesce a
raccoglier punti, pur giocando buone partite. Tra i viola in gol il
giovanissimo Federico Chiesa, autore di una prestazione notevole.
Ecco le parole di Paulo Sousa al termine della gara.
Mister è contento per la vittoria?
“Beh
è sempre un piacere vincere soprattutto quando non puoi esprimere il
tuo gioco a causa della tenuta del campo, che non ci aiuta a dare
velocità al nostro gioco, e per l’avversario che pressa a tutto campo
con grande intensità“
è sempre un piacere vincere soprattutto quando non puoi esprimere il
tuo gioco a causa della tenuta del campo, che non ci aiuta a dare
velocità al nostro gioco, e per l’avversario che pressa a tutto campo
con grande intensità“
Come giudica l’esplosione di Chiesa e l’ottima media realizzativa di Babacar?
“Mi fa piacere. Noi abbiamo bisogno di avere sempre più giocatori differenti che segnino.
L’anno
scorso i nostri migliori marcatori sono stati Ilicic e Kalinic.
Quest’anno si sono aggiunti Bernardeschi, Babacar che si fa trovare
sempre pronto e ora Chiesa che sta facendo molto bene“
scorso i nostri migliori marcatori sono stati Ilicic e Kalinic.
Quest’anno si sono aggiunti Bernardeschi, Babacar che si fa trovare
sempre pronto e ora Chiesa che sta facendo molto bene“
Aveva perso le speranze per Kalinic e invece…
“Mi
ha fatto piacere vedere la grandezza dei suoi valori umani, al di là
del valore in campo e della qualità del suo gioco. Io lo vedo ogni
giorno e so che la sua personalità è di una bellezza tremenda, quindi
non può che farmi piacere che ora tutti pubblicamente se ne siano resi
conto“
ha fatto piacere vedere la grandezza dei suoi valori umani, al di là
del valore in campo e della qualità del suo gioco. Io lo vedo ogni
giorno e so che la sua personalità è di una bellezza tremenda, quindi
non può che farmi piacere che ora tutti pubblicamente se ne siano resi
conto“
di Gianluca Grandoni