FOCUS SAMPDORIA: Super Puggioni, aspettando dei lunedì migliori. di Angelo Giordano

Ennesimo lunedì deludente in casa Sampdoria.

E’ dal 5 dicembre che non si commenta una vittoria, e il secondo pareggio nelle ultime 5 partite (3 le sconfitte) non regala di certo sorrisi al popolo blucerchiato. La classifica non permette di parlare di crisi, vista l’incredibile stranezza della graduatoria di Serie A, che vede un dislivello senza precedenti fra le big che viaggiano a medie da capogiro, e le ultime tre della classe che, mai prima d’ora, sembrano già spacciate al giro di boa.

La Samp si trova nel mezzo, a quasi egual distanza fra la zona retrocessione (+14) e la zona Europa (-12). Avversario di turno è stato quell’Empoli che sembrava l’unica reale candidata ad essere risucchiata nel limbo retrocessione, prima di 7 giorni di fuoco, con la vittoria sul Palermo e, appunto, il pari del Marassi. L’Empoli si conferma, nonostante tutto, peggior attacco del campionato, non riuscendo a capitalizzare nemmeno l’occasione del calcio di rigore, ma è pur giusto rendere merito a Puggioni, professionista esemplare. Alzi la mano chi, in questi mesi, abbia risentito dell’assenza del fenomenale Viviano. Ma la Samp, anche ieri, ha avuto le polveri bagnate. Tre-quattro circostanze pericolose, ma poca cattiveria e lucidità sotto porta hanno portato ad uno 0 a 0 che sta un pò stretto al Doria, ma sol perchè Muriel è stato stoppato sulla linea e qualche traiettoria malefica ha sfiorato un paio di volte il palo. Proprio Muriel è l’emblema di questa Sampdoria. Da quando, cinquantasette giorni fa, ha sancito, con una doppietta, la magnifica vittoria di Sassuolo, iniziando il personale digiuno, la Samp ha vinto una sola volta, ottenendo solo 3 punti nelle altre 6 partite.

Si capisce che la Samp non può non prescindere dalle giocate del suo talento più puro che, rimangiandoci quanto detto negli scorsi mesi, non è ancora guarito dalla discontinuità che ne continua a limitare l’esplosione. A digiuno è rimasto anche Schick, ma forse è esagerato chiedere al giovane attaccante ceco, per la prima volta schierato titolare due volte consecutivamente, di decidere ogni partita. Serve la brillantezza di Muriel, ma anche del centrocampo, con Praet che non sta mantenendo le promesse fatte sul suo conto, Fernandes che non ha spaccato la partita entrando in corso, come aveva abituato e Alvarez ancora insufficiente. Nota di merito alla difesa. Fra infortuni e squalifiche mister Giampaolo ha disegnato un’inedita linea difensiva composta da Puggioni, P.Pereira, Palombo, Skriniar, Regini. Perfetti non sono stati (leggasi l’occasione che ha portato al calcio di rigore), ma quanto meno nessun pallone è stato raccolto dal sacco. E finchè non si prende gol non si perdono le partite.

Poi se Muriel e compagni decidessero di rompere il digiuno, tanto meglio. Per poter vivere dei lunedì un pò meno deludenti.

A cura di
Angelo Giordano

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