Maradona:”Ho parlato con Dela lavorerò per in Napoli nel mondo, ma gli ho detto che voglio una squadra vincente”

Maradona è  a Napoli per uno spettacolo commemorativo del trentennale dello scudetto del Napoli, diretto da Siani. Ecco le sue dichiarazioni rilasciate a sky sport intervistato tra gli altri da Costacurta, Marocchi e Del Piero.
BAMBINI CHE  NON TI HANNO MAI VISTO GIOCARE TI IDOLATRANO
“Mi continua a sorprendere e parlavo con i miei amici, ci sono ragazzini che non mi hanno mai visto e oggi piangono per farsi una foto con me. Questo mi dimostra ogni giorno di più l ‘amore dei napoletani. Da padre in figlio si passano l’ affetto per me e questo non finirà mai. E’ come il primo amore, non si scorda mai”.
INCONTRO 
“E’ stato il primo passo, prima di tutto devo risolvere i problemi che io ho in Italia e poi si potrà vedere di lavorare per il Napoli nel mondo. Da tutte le parti ci sono Napoletani che spuntano, in Venezuela , Colombia.. dovunque ci sono due tre napoletani che fanno più casino che tutto il locale. Dobbiamo fare le cose bene come ho detto a lui. Voglio una squadra vincente che possa giocare testa a testa con le grandi d’ Italia. Prima non capiva molto di calcio, ora è diventato un esperto”,
COSTACURTA
“Billy è stato un signore dentro il campo. Gli episodi rimangono nel campo. Ho grande rispetto per lui, ha fatto una grandissima carriera, ho rispetto per lui”.
COSTACURTA: “QUANDO TI DAVO I CALCI NON CADEVI MAI..”
“E’ quello che mi dice anche mio nipote di sette anni.. Babu – lui mi chiama così- come mai non andavi mai per terra.. e io gli ho risposto perché volevo prendere la palla.. lui ancora.. ma guarda che ti davano calci… era più forte la voglia mia di prendere la palla che la forza dei calci”.
MAROCCHI E DEL PIERO
“Marocchi faceva tutte e due le fasi, ti contrastava, sempre pronto per il contropiede. Era un giocatore sempre vicino al compagno. Marocchi è un grandissimo giocatore, Del Piero è un fuoriclasse, ci ha fatto vedere grandissime cose. Ma continui a giocare che si diverta. Perché poi quando sei vecchio e vuoi giocare non lo puoi fare, quindi come ho detto a Totti e Ronaldinho continui e divertiti”.
Mi da gioia, se mi da malinconia voglio andare a giocare. Mi da gioia la gente, pensare che si possa prendere un altro scudetto, la speranza della gente di vincere, la reazione delle persone nella loro faccia mi da gioia”.

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