UDINESE, Penaranda è un caso. Il D.S. Bonato tuona: “Si decida, non possiamo aspettare troppo”

Ogni anno, in tutte le leghe, c’è quel fantallenatore affascinato dal nome esotico: il sesto attaccante dev’essere lui, quel semisconosciuto peruviano che ti affascina più dell’usato sicuro Pellissier. Se poi questo questo calciatore è di proprietà dell’Udinese, l’accostamento viene facile: “e se fosse il nuovo Alexis Sanchez? No, no, lo devo prendere per forza..”

Il prescelto quest’anno è stato quasi certamente Adalberto Penaranda, attaccante esterno classe 1997 sbarcato ad Udine dopo un anno di ambientamento in Europa tra Granada e Watford. Purtroppo per il venezuelano tuttavia, complice magari anche l’agguerrita concorrenza dell’attacco bianconero, non è mai riuscito realmente a lasciare il segno in Serie A.

Appena 5 presenze in metà campionato, e da segnalare solo un palo clamoroso colpito a Cagliari un mese fa. A questo punto, con il mercato ufficialmente aperto, le voci sul suo futuro hanno cominciato a farsi più insistenti; ed è stato addirittura il Direttore Sportivo friulano, Marco Bonato, a fare chiarezza sul suo futuro.

Penaranda ha due giorni per capire se accettare o meno il prestito al Malaga – come riportato a Il Messaggero Veneto -, dove vorrebbe tornare a giocare. Deve decidere in fretta se la soluzione temporanea in Spagna gli sta bene. Noi, di concerto con il Watford, abbiamo cercato di agevolarlo, ma non possiamo aspettare troppo perchè il campionato sta per ricominciare.”

Bonato ha poi provato anche ad indorare la pillola: “se non è convinto può rientrare, noi lo aspettiamo – a dimostrazione di quanto in casa Udinese credano molto nel suo talento ancora inespresso – Ecco perchè lo cederemmo al massimo in prestito.”

A cura di
Giuseppe Tridente


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