ROMA, la conferenza di Spalletti e Dzeko per la sfida contro il Lione


Domani la Roma è impegnata nella difficile rimonta ai danni del Lione, vittorioso per 4-2 in Francia. In conferenza stampa hanno risposto alle domande mister Spalletti ed Edin Dzeko

Ecco le parole di Spalletti:
Le condizioni di Peres, Perotti e Emerson? 
Peres, non ha lesioni, gli esami sono negativi. Vediamo oggi come va in allenamento per vedere come risponde. Perotti ha avuto quel risentimento al flessore destro però poi si è allenato, ieri ha fatto quello che doveva fare. Se c’è la conferma anche oggi sarà disponibile. Emerson ha un problema al tendine del quadricipite della coscia sinistra, valuteremo dopo l’allenamento.

Come pensa di affrontare la partita di domani?

“Si affronta andando a valutare quello che è successo nella partita precedente. Si può anche prendere in considerazione quello che non abbiamo saputo scegliere della partita precedente. Ho visto molte cose fatte bene, quelle fatte male si prendono in considerazione perché ci si può lavorare. Noi abbiamo questo doppio desiderio domani sera. Sicuramente non vagheremo in giro per il campo”.

La squadra domenica ha dimostrato di stare bene. Come l’ha vista Lei?

Io la trovo sempre abbastanza bene quando ci parlo, io gli riconosco questa maturazione. Loro sono pronti in esame o a fare analisi approfondite e corrette per poi comportarsi di conseguenza. Non ho mai visto dubbi nella mia squadra. Domani sera ci sarà bisogno di non fare errori di valutazione. C’è questo risultato abbastanza importante che ci penalizza, ma bisogna vederlo con occhi giusti. Anche se avessimo perso 1-0, avremmo dovuto fare 2 gol. Di conseguenza è quella la strada. Visto quello che è successo e andando ad analizzare, la cosa è lì a portata di mano.

Cosa dirà a Pallotta, dopo le dichiarazioni fatte negli USA?

Prima di tutto lo saluterò in maniera molto cordiale. Io non ho niente di particolare da dirgli, ascolterò quello che mi dirà lui. Non mi sembra ci siano i presupposti per far venire fuori un casino. Corretto che un presidente possa dire le sue cose a un allenatore, poi io devo portare a casa i risultati sperando siano soddisfacenti per lui. Io non ho da dire nulla, ho solo da ascoltare.

Lione e Roma sono tra le squadre che segnano di più in Europa. Una partita come questa si gioca più sugli errori in fase difensiva? Chi sbaglia meno potrebbe passare il turno? Sta pensando effettivamente di tornare alla difesa a 4?

Sarà una partita delicata sotto l’aspetto delle posizioni e delle attenzioni. Una delle priorità della nostra difesa sarà sulle loro verticalizzazioni. Bisogna cercare subito di far gol e poi non perdere mai di ordine e di avere questo equilibrio sul tentativo degli avversari di ripartenza improvvisa. Questo lo dobbiamo assolutamente fare. Difese deboli? Credo sia più una qualità dell’attacco delle 2 squadre. Sia noi che loro abbiamo giocatori forti nel reparto offensivo, quindi dipende da questo. La squadra può giocare come ha giocato ultimamente, ma si può anche cambiare e giocare anche a 4. Quello che è fondamentale è l’equilibrio della squadra. Quando si è preso gol a Lione, è segno che non c’è equilibrio nella disposizione tattica. Poi si può giocare in tutte le maniere. Noi dobbiamo uscire senza rimpianti, dobbiamo andare a fare questa partita senza nessun timore di paura. Il risultato dell’andata è avvenuto ma non significa assolutamente niente. Io sono estremamente convinto che loro domani sera mi verranno a fare la partita diventando delle stelle nella serata, non andando lì ad aver timore che si prenda gol. Prendere gol ci può stare, ma la qualificazione è aperta anche prendendo gol. Sono convintissimo che noi dentro la partita domani sera riusciremo a ragionare, a respirare e fare quello che c’è bisogno di fare in questi 90′.

In 42 partite giocate fin qui, 17 volte avete fatto un risultato che vi qualificherebbe. Il 18esimo vi manderebbe ai supplementari. Sente di avere il 50% di possibilità di passare il turno?

Io di queste percentuali ne ho già parlato con i ragazzi. In base al valore dei miei giocatori, sento di avere il 60% di possibilità di passare il turno.

Ecco le parole di Dzeko:


L’aspetto mentale sarà fondamentale, cosa ne pensi?

Domani sarà anche più difficile, dobbiamo fare almeno 2 gol per superare il turno. Tutti dicono che siamo una squadra forte, e anche io la penso così. Dobbiamo dimostrarlo domani, è la partita per dimostrare se siamo forti o no.

Come affrontare il Lione domani?

Secondo me come abbiamo fatto nel primo tempo a Lione. Abbiamo fatto bene con 2 gol e altre occasioni. Il primo gol loro è arrivato su punizion laterale, abbiamo sbagliato noi. Dobbiamo concentrarci di più in queste situazioni. Il Lione nel secondo tempo è stato molto aggressivo e noi no. Anche noi dobbiamo essere aggressivi dal 1’ alla fine, solo così si può passare.

Ha detto che questa è la sua migliore stagione della carriera. Ti dispiacerebbe non vincere nulla?

Ci sono altri due mesi da giocare. Posso migliorare e può farlo anche la squadra. Domani dobbiamo dare tutti un po’ di più, poi si vede.

Quest’estate hai detto che se avessi segnato 50 gol saresti costato 80 milioni. Hai sorpreso anche te stesso del rendimento di quest’anno? Sei diventato cattivo come ti chiede Spalletti?

Forse ancora non così cattivo come vuole il mister. Io ho avuto sempre fiducia in me stesso, anche l’anno scorso quando non ho fatto molto bene. Non voglio guardare indietro ma sempre avanti. Per adesso voglio fare sempr di più, voglio aiutare la squadra perché ha bisogno di me. Magari domani posso fare una buona partita e aiutare la squadra a passare.

La curva ha fatto sapere che non ci sarà anche domani, l’Olimpico faticherà a riempirsi. Questa Roma meriterebbe uno stadio diverso e più pieno?

Per noi è sempre più facile quando lo stadio è pieno, noi abbiamo bisogno di loro. Questa è l’unica cosa che posso dire. Abbiamo visto a Lione, lo stadio era pieno e anche quando siamo passati in vantaggio volevano fare di più perché i tifosi sono stati dietro di loro. E poi hanno fatto 3 gol con il sostegno dei tifosi. 

Hai visto Barcellona-Psg? Ti ha fatto cambiare idea su cosa è possibile e cosa no?

Certo che l’ho vista. Tutto è possibile. Al Manchester City abbiamo vinto uno scudetto dopo 44 anni negli ultimi 3 o 4′ della partita. Fino al 91′ era ancora 1-2 per il QPR. Nel calcio tutto è possibile, io ci credo sempre.
a cura di Alberto Bazzerla

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