MILAN Pagellone di fine stagione: Eccellono i fantasisti. Bacca costante.

Focus Milan: Il Diavolo sta tornando. Pagellone di fine stagione.

In una stagione travagliata, segnata dall’infinita trattativa che ha portato al cambio societario dopo 31 anni di presidenza Berlusconi, il Milan di Vincenzo Montella ha raggiunto la qualificazione europea, dopo tre anni di astinenza. Seppur dalla porta secondaria (attraverso i preliminari di Europa League), i rossoneri ritornano a respirare l’aria delle partite infrasettimanali. Inoltre a dicembre la bacheca di via Aldo Rossi si è arricchita di un altro trofeo, la Supercoppa Italiana. Si tratta del trofeo numero 29 dell’era Berlusconi.
Ora la nuova società dovrà muoversi bene sul mercato per riportare in alto i gloriosi colori rossoneri e per ritornare il prima possibile in Champions League, vero habitat per il Diavolo.
Diamo i voti ai protagonisti della stagione 2016-2017.

Donnarumma 8,5. Assoluto protagonista, fuoriclasse tra i numeri 1. Le sue parate strepitose hanno contribuito pesantemente alla qualificazione all’Europa League e alla conquista della Supercoppa. Monumentale.

Gabriel-Storari s.v. Ingiudicabile il loro apporto alla causa.

Abate 7. Stagione molto positiva per il vice-capitano. Fino all’infortunio all’occhio, che gli ha fatto saltare le ultime partite, era stato quasi impeccabile, dando grande solidità e sostanza alla corsia di destra. La sua assenza è coincisa con il calo generale della squadra.

De Sciglio 5. Purtroppo l’avventura del terzino della nazionale al Milan pare essere ai titoli di coda. Sempre sottotono quando è stato utilizzato quest’anno, sia a destra che a sinistra, con l’aggravante degli screzi con i tifosi, soprattutto dopo Milan-Empoli. C’è bisogno di un reset mentale.

Calabria 6. Afflitto da parecchi problemi fisici, ha comunque dato un buon apporto quando è stato chiamato in causa. Le qualità ci sono, forse avrebbe bisogno di andare un anno in prestito per giocare con continuità.

Antonelli 5,5. Annata sfortunatissima la sua, continuamente ai box a causa degli infortuni. Le poche volte che è stato utilizzato non era fisicamente a posto, assolutamente una stagione da dimenticare.

Vangioni 6. E’ arrivato come “oggetto misterioso”, poi piano piano, anche a causa delle continue defezioni nel reparto arretrato, si è trovato ad avere un minutaggio importante. Tecnicamente limitato, ha dimostrato di compensare con una grande motivazione e professionalità.

Romagnoli 7. Stagione di grande crescita per il ragazzo scuola Roma, quando è in campo dà al reparto grande tranquillità. La sua evoluzione prosegue, il futuro del Milan e della nazionale sono al sicuro.

Paletta 6. Il voto sarebbe stato molto più alto per le buonissime prestazioni di inizio stagione, se non ci fossero stati i 5 cartellini rossi. Tanti, decisamente troppi.

Zapata 6,5. Stagione senza infamia e senza lode, come del resto la sua carriera al Milan finora. Mezzo punto per il gol nel derby che, a conti fatti, è valso la qualificazione europea.

Gomez 5,5. Ci si aspettava certamente di più dal centrale paraguaiano, ha fornito prestazioni altalenanti, dando sempre la sensazione di non essere ancora pronto per giocare a certi livelli.

Montolivo 6,5. Il capitano ha avuto un’altra stagione sfortunata. Nonostante ciò ha sempre dato tutto e la sua qualità in mezzo al campo è mancata parecchio alla manovra.

Locatelli 7. Prima parte di stagione da sogno per il prodotto del vivaio, coronato dal super gol a Buffon nella vittoria di San Siro. Seconda parte in calo, ma da un ragazzo di 18 anni è normale. Patrimonio da valorizzare.

Sosa 6. Dopo un inizio disastroso, si è adattato agli schemi di Montella e ha dato ordine alla manovra nella parte centrale del campionato, tra alti e bassi. Sufficienza stiracchiata per l’argentino.

Bertolacci 5,5. Ha l’attenuante degli infortuni, che hanno condizionato pesantemente la sua stagione, ma quando è stato schierato non ha mai fornito le prestazioni che ci si attendevano da uno come lui. Lontano parente da quello visto nel Genoa.

Kucka 6,5. Per lui vale più o meno il discorso fatto per Paletta. Il voto è una media tra la prima parte di stagione super e la seconda parte deludente, condita da espulsioni pesanti.

Pasalic 6,5. Montella gli ha dato fiducia e lui ha ripagato il tecnico con prestazioni convincenti e gol pesanti. Nulla di eccezionale, ma nel povero centrocampo rossonero si è fatto notare. La ciliegina è il rigore decisivo nella Supercoppa.

Mati Fernandez 6. Utilizzato pochissimo all’inizio a causa dei guai fisici, nel girone di ritorno è entrato nelle rotazioni del suo mentore Montella fornendo quantità e qualità importanti.

Poli 5,5. Pochissimo minutaggio per l’ex Samp. Grande grinta per lui, ma tecnicamente insufficiente per il Milan che verrà. Il suo futuro, come quello di molti, sarà lontano da Milanello.

Honda 6. Quasi mai utilizzato, ma esempio di professionalità e dedizione al lavoro. Il giapponese lascia a Milano un bel ricordo ed è protagonista della partita con il Bologna, quella decisiva per la qualificazione europea.

Bonaventura 8. Il termometro dei rossoneri: se lui gira, la squadra va, viceversa sono guai. Jack si è consacrato come uno dei migliori centrocampisti del campionato, facendo della duttilità tattica e della professionalità i suoi punti di forza. Tecnicamente indiscutibile, è stato, assieme a Suso, lo sbocco delle manovre offensive del Milan. Il suo infortunio, non a caso, è stato l’inizio del calo di fine stagione.

Suso 8. Mezzo punto in meno per il vistoso calo finale, dovuto probabilmente ad una condizione fisica che non ha retto agli enormi sforzi della prima parte di campionato. Lo spagnolo ha dimostrato di essere dotato di grandi colpi e spesso ha tolto le castagne dal fuoco a Montella. Apice della stagione: la doppietta nel derby di andata.

Deulofeu 7,5. Arrivato a gennaio dall’Everton si è inserito alla grande e ha sostituito perfettamente Bonaventura sull’out di sinistra dell’attacco rossonero. Dribbling, velocità e tecnica: queste doti hanno permesso ai rossoneri di conquistare l’Europa.

Ocampos 5,5. L’argentino ha confermato le impressioni che aveva dato nella parentesi genoana: grande talento, ma altrettanto grande discontinuità e poca sostanza. Tornerà a Marsiglia, senza grossi rimpianti dalle parti di Milano.

Bacca 5. Sia chiaro, i gol li ha fatti, non come altri anni ma li ha comunque fatti. Ma da uno come lui ci si aspetta molto di più, soprattutto come atteggiamento in campo. Questo i tifosi non l’hanno perdonato al colombiano, fischiatissimo nell’ultima sua apparizione a San Siro.

Lapadula 6,5. Qualità tecniche limitate per lui, ma una grinta e una caparbietà che avrebbero fatto molto comodo a Bacca. Stagione impreziosita da 8 gol, nonostante un minutaggio relativo.

Montella 7. Primo campionato da allenatore del Milan concluso con un sesto posto, che qualifica alla prossima Europa League, e una Supercoppa Italiana conquistata a Doha contro la corazzata Juve. I numeri danno ragione al tecnico campano, oltre al fatto che è riuscito nel compito (non facile) di creare un gruppo unito e coeso anche nei momenti di difficoltà. Nella prossima stagione dovrà dimostrare una crescita nel gioco e nella gestione globale della squadra durante l’intero campionato.

A cura di Alex Parmeggiani

Alex Parmeggiani

Articolista per la Redazione Voti-Fanta
Osteopata e Fisioterapista
di Castiglione delle Stiviere (Mn)

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