Di Francesco: “Godin non convocato. Ounas negativo. Cambi uno per reparto”

GODIN E OUNAS

“Abbiamo preferito fargli fare più allenamenti. Si è visto che i giocatori reduci dal Covid hanno bisogno di riprendere confidenza col campo sotto tutti i punti di vista. Purtroppo questo è un campionato particolarissimo: ripenso all’assenza dei tifosi nella partita di domenica, il loro incitamento avrebbe potuto darci quella spinta e quell’attenzione in più che aiutano a tenere la gara viva”. Ounas, negativo, inizierà a svolgere le visite mediche per la ripresa dell’attività agonistica”.

I PREGI DEL PARMA
“Il Parma va preso con le molle: è una squadra fisica, solida, forte di testa, con un giocatore da circoletto rosso come Gervinho, forse non continuo ma pericolosissimo nelle ripartenze, uno dei pochi a poter vincere una partita da solo. Ci sono anche attaccanti come Inglese, Cornelius, Karamoh, la cui velocità viene esaltata con rapidi capovolgimenti di fronte una volta conquistata palla. Contro il Milan domenica il Parma ha giocato una buona gara, poteva portare a casa un risultato importante contro una grande. Il filo è sottile in questo tipo di partite: il Milan ha preso quattro pali, devi avere anche un pizzico di fortuna. Per noi è una gara ostica ma alla nostra portata”.

TURN-OVER BILANCIATO
“Cambierò un paio di uomini, uno per reparto potrebbe essere una buona idea, ma non sarà un turn-over massiccio: ci saranno rotazioni legati alle condizioni generali di tutti. Devo fare le mie valutazioni, avrò a disposizione più tempo per decidere come preparare al meglio la gara”.

PIÙ CATTIVERIA AGONISTICA
“Dobbiamo sempre ragionare di squadra, al di là degli interpreti. Dobbiamo essere più bravi, migliorare mettendoci più cattiveria, difendere con maggior determinazione il risultato. Sono caratteristiche che devono venire fuori. Quanti punti voglio fare da qui alla pausa natalizia? In quest’ultimo periodo ne abbiamo persi troppi: ora però non guardiamo indietro, ma andiamo a riprenderceli”.

AL LAVORO PER MIGLIORARE
“Siamo senz’altro cresciuti in tante cose: nel palleggio, nella forza, nel movimento collettivo, nella capacità di muoverci insieme. A certi livelli però non è detto che sia sufficiente; ci vuole anche l’aspetto qualitativo e dobbiamo migliorare: sulla qualità delle scelte, sull’essere più lucidi, parlare di più tra di noi durante la gara. Stesso discorso sui calci piazzati: spetta a me mettere a punto questi dettagli, stiamo lavorando tanto per migliorare, i ragazzi stanno mostrando grande applicazione”.

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