Lo spettacolo a cui hanno assistito ieri i 29mila del San Paolo è qualcosa che non succedeva da diverso tempo.
Un solo uomo al comando: è belga, non troppo alto ma con un talento infinito e tale da permettergli di siglare 7 reti in 7 giorni. Il soggetto in questione risponde al nome di Dries Mertens e nella giornata di ieri ha calato il poker, iscrivendosi per ben 4 volte al tabellino dei marcatori e contribuendo fortemente alla vittoria del suo Napoli con giocate e numeri che anche solo per un istante hanno ricordato ai tifosi azzurri l’innominabile 10. Tuttavia il merito della terza vittoria di fila in campionato non è da consegnare solo ed esclusivamente a Mertens o a qualche altro giocatore in particolare, il vero top player della compagine azzurra è senz’altro Maurizio Sarri. Il tecnico livornese è riuscito finalmente a ritrovare continuità di risultati ed il suo gioco ordinato, compatto e spettacolare ha permesso agli azzurri di riprendersi dalla brutta crisi di Novembre e di rilanciarsi per la corsa Champions. Seppur privato del suo principale terminale offensivo nella scorsa sessione di mercato, Sarri ha ricostruito un Napoli sempre più a sua immagine e somiglianza che dopo i 5 goal di ieri è ufficialmente il miglior attacco del campionato. Senza Higuain, senza Milik ed aspettando invano Gabbiadini, Mertens è stato inventato falso nueve ed è arrivato addirittura a segnare ben 7 goal in due giornate di campionato consecutive regalando agli azzurri il terzo posto a meno 1 dalla Roma.
Le amnesie difensive rimangono ed è impossibile ignorare le disattenzioni di Reina e di tutto il reparto: è sempre materia di lavoro per mister Sarri, il quale non può accettare di subire 3 goal in una situazione di assoluto controllo del match.
Il Napoli sembra essere tuttavia finalmente risorto e sembra aver quasi dimenticato l’assenza di 36 goal colmanti con il bel gioco e con la compattezza: serviva davvero l’acquisto di Pavoletti?
a cura di Matteo Cascella,
articolista e referente giornaliero del Napoli per Voti-fanta.com
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