Gattuso: ” Silva potrebbe giocare. Di Cutrone abbiamo bisogno. Con Conti non bisogna avere fretta”

Mister Rino Gattuso presenta la ventitreesima giornata di serie A, Il Milan affronta al Dacia Arena l’ Udinese. Le parole del tecnico rossonero alla vigilia del match:

L’ AVVERSARIO, L’ UDINESE DI ODDO
“Con Oddo ho condiviso tanto, è un personaggio intelligente. Ho sentito che ha detto che non rispondo mai ma non è vero, ci sentiamo spesso. E’ stato un compagno con cui mi sono divertito molto anche se prendevamo le partite in modo diverso e per questo qualche cinquina gli è arrivata. Io ero già sul pezzo e sentivo molto le partite”.
DIFFICOLTA’ DELLA PARTITA
“Domani bisogna fare una grande partita perché loro sono una squadra fisica che sa palleggiare e verticalizzare. Non bisogna sbagliare nulla”. 
MERCATO SENZA ACQUISTI, FIDUCIA NEL GRUPPO
“Stiamo facendo bene e lavorando bene e questo è merito dei ragazzi. Credo fortemente che questo gruppo abbia qualità ma ora dobbiamo rimanere compatti. Ultimamente giocano sempre i solito ma ho bisogno di tutti e dobbiamo essere squadra anche se è normale che chi non gioca abbia il muso lungo. La mia bravura dovrà essere questa”.
COMPLIMENTI DA ALLENATORE
“Quando arrivano i complimenti poi è più facile essere massacrati. So quali sono le mie idee, sono di avere uno staff preparato, la strada è ancora lunga anche se ho iniziato questo lavoro 5 anni fa. So quali sono le mie qualità ma i complimenti non mi fanno piacere, voglio leggere poco e concentrarmi sul lavoro. Resto coi piedi per terra perché la mia strada è ancora lunga”. 
MENO GOL SUBITI
“I primi a dover difendere sono gli attaccanti e si stanno dando molto da fare. A volte poi arrivano stanchi in zona gol ma loro danno tanto e devo essere io a farli migliorare”. 
ANDRE SILVA TITOLARE
“Vediamo, può succedere”.
KESSIE SEMPRE IN CAMPO
“L’obiettivo è che faccia km non gol. Se riesce ad arrivare più lucido in zona gol con palla al piede o con triangolazioni può fare anche 10 gol in stagione. Deve migliorare gli inserimenti come fa Bonaventura”
CONDIZIONE FISICA
“Dopo la gara di domani darò un giorno e mezzo di recupero. A volte il recupero è più importante del lavoro. Non è questione di stanchezza ma di abitudine mentale quando si gioca ogni tre giorni. Contro la Lazio più passava il tempo e più stavamo bene. Dopo Udine saremo molto impegnati e dovremo lavorare su questo. Fisicamente comunque stiamo molto meglio anche se a me piace lavorare sempre di più sul campo”. 
SUSO
“Vedo che fa le due fasi e vedo la sua disponibilità. Lui sta facendo qualcosa di nuovo, è normale aspettarsi gol e qualcosa in più ma me lo tengo stretto perché ci sta dando una grande mano. Io preferisco vincere le partite, voglio una squadra quadrata che non subisce l’avversario. Lo so che Suso arriva stanco negli ultimi 20 metri ma lui sa la stima che ho per lui. Deve continuare così, a noi piace così”. 
DALLE STALLE ALLE STELLE…
 “Non ci dobbiamo dimenticare cosa dicevano di noi, altrimenti facciamo l’errore di tornare indietro. Non siamo tutti Brad Pitt, dobbiamo essere brutti come me e la mia barba, scuri come calimero e con le occhiaie. Sento parlare di corsa Champions, ma oggi non siamo nemmeno in Europa League. Pensiamo alla Sampdoria e agganciamoli”.
CUTRONE
“Quando entra in campo ci da grinta, una spinta in più. E’ un tarantolato, ha il veleno addosso, non deve perdere questo entusiasmo. Abbiamo bisogno di lui”.
Costacurta in Federazione: “Sono contento ma ora ha una bella gatta da pelare. Spero non faccia errori, ma lui è un grande uomo con classe e di spessore. Molto intelligente, diretto, schietto e che sa quel che vuole. Ora ha un compito importante che si merita, speriamo riesca a portare risultati buoni. Il calcio italiano ne ha bisogno”.
CONTI
“Andrea sta facendo blocchi di lavoro con noi, inizia a scaldarsi con il gruppo ma è presto. Lo vedremo con la squadra a fare tutto tra un mese, per il campo invece non lo so. Non dobbiamo avere fretta anche se lui ha voglia e non soffre quando lavora”. 
CALABRIA
“Davide ha solo 20 anni ma ha l’esperienza di un quarantenne. È umile, la sua vera forza. Ascolta e ha voglia di imparare”.


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